Giovanna Angelino Fernando Torres sviene dopo uno scontro con l’avversario Bergantiños durante l’incontro Deportivo – Atletico Madrid, 25° giornata della Liga.
Il giocatore all’87° della partita è svenuto dopo lo scontro aereo con Bergantiños. Poi è caduto di nuovo, battendo la testa. Sono stati attimi di grande paura. L’attaccante ha perso i sensi.
I suoi compagni sono subito intervenuti, per evitare un soffocamento. E’ entrata in campo immediatamente la barella, che lo ha portato a bordo campo.
L’attaccante spagnolo, durante il trasporto in ambulanza, per fortuna ha ripreso conoscenza. Ha passato la notte in ospedale sotto osservazione. Si tratta di una prassi normale in caso di trauma cranico.
Gli operatori del pronto intervento lo hanno posizionato sulla barella, posizionando il collare per trauma cervicale. Fernando Torres, è rimasto completamente disteso a terra per alcuni minuti. Questo ha molto spaventato i compagni e gli avversari, nonchè i tecnici e gli allenatori delle squadre. Il pubblico sconcertato, ha osservato le operazioni in silenzio.
Purtroppo in passato sono stati molti gli episodi di calciatori morti in campo. I motivi i più diversi: Ictus o infarti. Tutti ricordano la morte in diretta del calciatore Morosini. Era il 14 Aprile 2012 allo stadio Adriatico – Cornacchia. La tragedia vide morire il calciatore di soli 25 anni. Si parlò subito di lentezza nei soccorsi. Per l’episodio sono stati condannati a reclusioni di un anno circa tre medici del 118. Condanne anche alla Asl di Pescara e alla Pescara Calcio.
La società ha dato subito un comunicato nel quale ha affermato che Fernando ha subito un trauma cranico, ora è stabile e cosciente. Verrà sottoposto ad ulteriori esami.
Da prime indagini, pare che il calciatore sia già stato sottoposto ad una Tac al cranio, la quale è risultata, per fortuna negativa.
Ho sentito il colpo dalla panchina. Speriamo che stia meglio. So che è cosciente e che ha un trauma cranico. Siamo preoccupati e nervosi dopo questo spavento, ha dichiarato dopo la partita in sala stampa, Diego Simeone.
