Daniele Orlandi Uno studio di Robin Dunbar e Rafael Wlodarski della Oxford University e di John Manning della Northumbria University, pubblicato da Biology Letters, dà un risultato prevedibile: l’uomo non è solo fedele o solo traditore, ma è semplicemente una via di mezzo. Come tutto quello che riguarda l’uomo le percentuali generalizzano e danno un’idea globale ma la differenza è individuale e, se si parla di fedeltà, anche molto varia, c’è la “fedeltà congenita”, oppure dovuta a pigrizia, o ancora solo fisica ma con tradimento mentale, via via fino ad arrivare all'”infedeltà congenita”.
C’è però la possibiltà di riconoscere il traditore, secondo lo studio tutti coloro che hanno confessato di avere tradito hanno il dito anulare evidentemente più lungo dell’indice, al contrario del fedele che ha la lunghezza delle due dita, secondo e quarto, uguale. Lo studio ovviamente ha tratto il risultato da un campione di persone, non dalla totalità, perciò è e resta uno studio, non una vera dimostrazione. Tocca a noi ora osservare le mani di ogni fedifrago che conosciamo…!!!
