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Train your brain l' app per eliminare lo stress con la musica

Train your brain

Potenziare il cervello ascoltando musica, ecco cosa propone la nuova versione, quella musicale, dell'App Train your brain sviluppata da Wired. Spaziando  Mozart all’elettronica, passando per il rap, il jazz, lo swing fino  all’heavy metal:  la musica è  in grado di innescare processi  im...

Potenziare il cervello ascoltando musica, ecco cosa propone la nuova versione, quella musicale, dell’App Train your brain sviluppata da Wired.

Spaziando Mozart all’elettronica, passando per il rap, il jazz, lo swing fino all’heavy metal: la musica è in grado di innescare processi importanti nel nostro cervello, e questa non è una novità.

Come migliorare la nostra salute psicofisica e mentale? Ecco, questo è stato proprio il punto di partenza per un nuovo progetto firmato Novartis e Wired Italia, già disponibile sull’ormai nota piattaforma Brainzone, la piattaforma dedicata interamente alla salute alla cura del cervello.

È una nuova versione, quella musicale, dell’applicazione Train Your Brain.

Indipendentemente dal genere musicale che preferiamo , è oramai noto che gli stimoli sonori, passando dai timpani ai tessuti nervosi, riescano a permeare parti molto intime di noi e toccare così la nostra sensibilità, a suscitare ricordi, a incidere sul nostro umore, sulla creatività e anche sui nostri livelli di stress.

Avrete mai notato la differenza tra l’uscire di casa con una canzone strappalacrime nelle cuffie oppure con una ricca di ottimismo o di grinta? Vi è mai capitato di associare ad un brano una persona o un luogo?

Negli ultimi anni l’evoluzione della ricerca scientifica si è arricchita di nuovi strumenti e di nuove pratiche, come, per esempio il neuroimaging.

I neuromaging è la possibilità di guardare in diretta ciò che avviene dentro alla nostra testa mentre compiamo determinate azioni. Tecnica che ha permesso di mettere in luce le aree cerebrali coinvolte durante l’ascolto della musica. E quali sono? Sono quelle delle emozioni, della memoria, dell’apprendimento, del linguaggio, quindi della comunicazione. Aree che si attivano solo nei casi in cui la musica che stiamo ascoltando è quella giusta per noi, aree che una volta attivate stimolando la sensazione del piacere e della gratificazione riescono ad alleviare lo stress.

Da queste conclusioni nasce l’idea di sfruttare il potere delle note e delle sinfonie come un vero e proprio supporto per la mente. E non solo per renderci più concentrati, tranquilli e produttivi, o per mantenere in allenamento quei neuroni e rallentare i processi di invecchiamento. Ma anche per provare a contrastare quei disturbi come ansia o depressione. E non è ancora tutto.

Moltissimi gruppi di scienziati di tutto il mondo sono oggi impegnati a testare il potere della musica per le sue capacità terapeutiche, sul dove poterla impiegare nel campo della neuro-riabilitazione.

“Più la nostra vita è ricca di relazioni, emozioni, contatti e stimoli, meglio si mantiene il nostro cervello” – racconta il Professor Giancarlo Comi, Direttore del Dipartimento Neurologico dell’Istituto Scientifico San Raffaele, Università Vita e Salute di Milano. “Tra questi stimoli, quello sonoro è sicuramente uno dei più importanti e la ricerca scientifica ce lo conferma, sia per un migliore invecchiamento cognitivo sia in presenza di patologie come quelle neurodegenerative, la sclerosi multipla in primis”.

È proprio alla luce di tutte queste nuove considerazioni che nasce sulla piattaforma Brainzone, Train your brain, un’area apposita dedicata e incentrata sui suoni e sulla musica. Un’iniziativa che è gratuita e accessibile a tutti. Iniziativa che ha il patrocinio della Società Italiana di Neurologia e di AISM, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla.