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Troppi rom in classe: i genitori trasferiscono i figli in altra scuola

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In provincia di Novara, in un piccolo paese di circa 600 abitanti chiamato Landiona, si è verificato un episodio razzista in occasione del primo giorno di riapertura delle scuole. Entrati a scuola per accompagnare i propri figli, i genitori si sono accorti che nelle classi vi erano parecchi bam...

rom foto nicointokio@flickr

In provincia di Novara, in un piccolo paese di circa 600 abitanti chiamato Landiona, si è verificato un episodio razzista in occasione del primo giorno di riapertura delle scuole. Entrati a scuola per accompagnare i propri figli, i genitori si sono accorti che nelle classi vi erano parecchi bambini di etnia rom. Molti di loro hanno cominciato a trasferire i figli presso la scuola di Vicolungo, un paese vicino, per evitare che i bambini frequentino la scuola insieme ai rom. Eppure, una decina di anni fa, furono proprio gli alunni rom a salvare la scuola di Landiona dalla chiusura, perché i bambini erano troppo pochi per mantenere una scuola aperta.

Un episodio simile è accaduto in un istituto scolastico in provincia di Bergamo, dove i genitori dei sette alunni italiani hanno deciso di ritirare i figli a causa della presenza di 14 iscritti stranieri. Il problema dell’integrazione esiste, e bisogna affrontarlo con gli strumenti giusti. Occorre il coinvolgimento delle famiglie e progetti scolastici specifici per favorire la convivenza tra etnie diverse.