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Truffe agli anziani, 12 indagati per truffa aggravata

truffe agli anziani

Truffe agli anziani, la vicenda si svolge ad Arezzo e in questo momento i carabinieri della zona si stanno occupando di portare avanti le indagini.

Truffe agli anziani sono tornate all’attacco. La vicenda si svolge ad Arezzo e in questo momento i carabinieri della zona si stanno occupando di portare avanti le indagini. Al momento si sta svolgendo una misura cautelare nei confronti di dodici persone. Tutte residenti e originarie della provincia di Napoli. Tutte e dodici sono indagate per truffa aggravata e associazione a delinquere nei confronti di anziani. Queste persone, dagli ultimi dati emersi, sembrerebbero particolarmente specializzate in truffe ai danni degli anziani.

Truffe agli anziani

Ancora truffe, questa volta i responsabili sono, al momento, dodici persone tutte originarie e residenti nella provincia di Napoli. Queste persone sono indagate per associazione a delinquere e truffa aggravata nei confronti di anziani. Le persone sotto indagine sembra che siano proprio specializzate in truffe agli anziani.

Il gruppo criminale tendeva ad agire spacciandosi per avvocati, membri delle forze dell’ordine e agenti assicurativi, ma la cosa ancor più agghiacciante è che i criminali tendevano a comunicare alle loro vittime che i familiari erano rimasti coinvolti in situazioni gravi. Così li constringevano a farsi consegnare oro e denaro.

Altri casi

Un altro caso piuttosto recente di truffa ai danni degli anziani si è verificato a Milano. Nel capoluogo lombardo sono state individuate ben 15 persone accusate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Anche questa volta le vittime sono gli anziani, ma non di una sola zona o provincia, di tutta Europa. Quest’organizzazione infatti era piuttosto grande e si estendeva in tutto il continente.

Questo buisness faceva intascare ai criminali decine di milioni di euro in un solo anno. La loro tecnica, anche questa volta, è squallida. I criminali si spacciavano per nipoti in difficoltà, riuscendo anche ad imitare la voce. La vittime, si facevano convincere, credendo che dall’altra parte del telefono ci fosse realmente un nipote che si trovava in difficoltà e allora si facevano inviare dei soldi.

I malviventi riuscivano a rubare anche fino a ottomila euro alla volta e non solo, anche gioielli. Ma per telefono come facevano a mandare i gioielli? Si erano organizzati anche per questo. Facevano arrivare delle persone “di fiducia” presso le loro abitazioni per ritirarli.

L’organizzazione criminale

Le vittime venivano contattate da un call center situato in Polonia. Le vittime di questa truffa erano circa nove o dieci al giorno e i criminali riuscivano a farsi consegnare da un minimo di 300 euro ad un massimo di 8mila euro. L’organizzazione – dichiara il pubblico ministero Giancarla Serafini – è un’organizzazione molto solida che opera ormai da parecchio tempo e molta velocità.

Alcuni consigli utili

Per evitare che altri anziani cadano nella trappola dei truffatori è bene conoscere qualche piccola informazione in più. Capita spesso che alcuni truffatori si spaccino per agenti delle forze dell’ordine, è essenziale verificare la presenza della macchina appartenente all’agente di riferimento e soprattutto verificare se gli agenti sono due. Le forze dell’ordine vanno sempre in giro in coppia e raramente si trovano soli. Ovviamente è necessario anche controllare il tesserino.

Di truffatori in borghese sene sentono parecchi, solitamente si presentano vestiti in modo elegante e tendono a confondere la vittima con molte chiacchere. Queste persone conoscono il nome e probabilmente anche quello dei familiari, quindi è necessario non farsi ingannare dall’apparenza e controllare sempre il tesserino di riconoscimento.

Spesso si verificano visite da parte di funzionari di enti come Inps, Inail e Asl. In questo caso non bisgona mai aprire la porta perchè questi enti non hanno personale che svolge il lavoro a domicilio. Mentre per quanto riguarda le aziende di servizio come gas, elettricità ed acqua prima di arrivare presso l’abitazione avvisano sempre prima telefonicamente, specificando il motivo della loro visita. Quindi sconsigliato aprire la porta anche a queste persone.

Altri consigli

Purtroppo si verificano situazioni nelle quali si presentano finti volontari parrochiali, in questo caso è necessario sapere che i volontari non vengono mai a bussare alla porta ma spesso lasciano dei volantini oppure degli opuscoli nella cassetta della posta.

Anche quando si va a prelevare la pensione è importante avere molta attenzione. Si sconsiglia di andare durante gli orari di punta dove c’è troppa gente. In questo modo si evitano incontri spiacevoli con truffatori e si evita soprattutto di essere distratti. Fuori dagli uffici postali è necessario evitare di farsi convincere da presunti dipendenti che chiedono di controllare le banconote. Sia per sospetti che le banconote siano false o per controllare il corretto importo.

Al bancomat è facile incontrare truffatori che sono all’agguato. Perciò è necessario evitare di parlare a voce alta dell’intenzione di andare a prelevare, qualcuno potrebbe sentire e potrebbe cominciare a seguire la persona in questione. Bisogna porre molta attenzione che nessuno gaurdi il codice e soprattutto non bisogna farsi distrarre una volta che si è prelevato. Inolte è importante non appuntare il codice né sulla scheda né nel portafoglio.

Quando si passeggia in città è consigliabile stare lontano dalla strada e quindi è meglio posizionarsi verso l’inteno sul marciapiede. Questo piccolo acccorgimento può evitare che la borsa venga scippata, nel caso in cui ci si dovesse sentire seguiti da qualcuno, la cosa migliore da fare è entrare nel primo negozio sulla strada.

Per qualsiasi altra situazione in cui si dovesse percepire del pericolo è bene chiamare i numeri 112,113 o 117. E’ meglio chiamare per niente invece che non chiamare e subire una truffa.