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Truffe telefoniche: tutto quello che non bisogna dire

truffe telefoniche

Truffe telefoniche all'attacco. La Polizia di Stato ha annunciato di prestare attenzione nei confronti di potenziali telefonate da parte di operatori.

Truffe telefoniche all’attacco. Si sente ancora parlare di truffe telefoniche, questa volta i criminali si sono piuttosto ingegnati, anche se, hanno avuto vita breve. La Polizia di Stato, sulla sua pagina Facebook, ha annunciato di avere la massima attenzione nei confronti di potenziali telefonate da parte di operatori.

Se, nel caso in cui, si dovesse ricevere una telefonata da parte di qualcuno che si spaccia per un opertatore, ma che rimane ripetutamente sul vago, è bene concludere la chiamata al più presto.

Truffe telefoniche, cosa non dire

I criminali delle truffe telefoniche sono tornati all’attacco. Anche se, purtroppo per loro, sono già stati smascherati. La Polizia di Stato invita tutti gli utenti di prestare molta attenzione nel caso in cui si dovesse ricevere una telefonata da parte di un operatore. Questi fasulli operatori hanno lo scopo di reperire informazioni utili da utilizzare contro l’utente. Generalmente questi “operatori” tendono a rimanere spesso sul generico.

Ma il loro scopo è quello di reperire il codice POD. Solitamente incalzano la telefonata chiedendo di verificare un pagamento di una bolletta che risulta insoluto. Spesso queste cose capitano veramente quindi è facile cadere nella trappola. Motivo in più per stare molto attenti. In ogni caso, la cosa più importante da non comunicare è il codice POD.

Cos’è il codice POD?

Il codice POD, quello richiesto dai truffatori, è un codice alfanumerico che ha lo scopo di identificare il punto fisico esatto del territorio italiano in cui l’energia viene consegnata, e a sua volta ritirata e dunque, consumata da parte dell’utente.

Il codice è composto da otto cifre ed inizia, per tutti, con la sigla IT che sta a significare “Italia”. Per tutti vale anche la lettera finale A, mentre per quanto riguarda le cifre nel mezzo, cambiano da cliente a cliente. Il significato dell’acronimo POD deriva dall’inglese “Point of Delivery” cioè, punto di consegna.

Le segnalazioni

A seguito di numerose segnalazioni da parte di numerosi consumatori si è arrivati al punto che si tratta certamente di truffe telefoniche. La storia va avanti da ormai qualche settimana. Con la scusa di verificare l’effettivo pagamento di una ipotetica bolletta, tentano di estorcere il codice POD.

L’operatore fasullo, nella maggior parte dei casi, chiede una serie di informazioni generiche, depistando l’utente, affinchè gli consegni il codice POD. Questo non va assolutamente comunicato. Ma perchè è così importante il codice POD?

L’importanza del codice POD

Il codice POD, è quel codice che serve per attivare un nuovo contratto. Quindi nel caso in cui qualcuno dovesse ricevere una telefonata da parte du un call center, non deve mai comunicare questo codice. I truffatori vogliono reperire più codici POD possibili per attivare nuovi contratti, ovviamente a carico dell’utente truffato.

Una volta che il truffatore ha attivato il contratto sarà poi necessario mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno. Cosa possibile solo nel momento in cui si viene a scoprire di aver stipulato un contratto con un nuovo gestore.

Consigli utili

La Polizia di Stato si preoccupa anche di consigliare alcune tecniche, a volte utili, per comprendere con chi si sta realmente parlando. Quando si riceve una chiamata del genere, nel momento in cui l’operatore chiede il nome basta rispondere “con chi parlo?”. Anche perchè se fosse un reale operatore incaricato di verificare i pagamenti sulle bollette dell’elettricità il vostro nome lo conosce.