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Trump, accordo con Cina e Giappone contro la Corea del Nord

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Un accordo importante e fondamentale quello tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente cinese Xi Jinping e il premier giapponese Shinzo Abe. Obiettivo? Riaffermare il comune impegno circa la situazione posta dalla Corea del Nord, che con il suo programma nucleare e balistico sta...

Un accordo importante e fondamentale quello tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente cinese Xi Jinping e il premier giapponese Shinzo Abe. Obiettivo? Riaffermare il comune impegno circa la situazione posta dalla Corea del Nord, che con il suo programma nucleare e balistico sta mettendo in allarme le grandi potenze mondiali.

La telefonata tra Trump e i leader asiatici

Nel corso di una telefonata i tre leader hanno ribadito il loro impegno nella denuclearizzazione della penisola coreana, oltre a discutere di una serie di temi di interesse comune, bilaterali e regionali, dandosi poi appuntamento al G20 di Amburgo. Trump ha parlato inoltre con Abe, con il quale è stato ribadito lo spirito di unità nel fare pressione sulla Corea del Nord affinché abbandoni il pericoloso percorso intrapreso. Riaffermando che la alleanza Usa-Giappone è pronta a difendersi e a rispondere in caso di azione da parte della Corea del Nord.

Lo scenario

Donald Trump, ha più volte ribadito che gli Usa non escludono un raid contro la Corea del Nord se Pyongyang effettuerà il sesto test nucleare. Dichiarazioni confermate anche dall’ambasciatrice americana all’Onu, Nikki Haley in una serie di interviste: “Non faremo qualcosa a meno che non ce ne dia motivo”, ha spiegato la delegata, citando ad esempio un attacco ad una base militare americana o l’uso di un missile balistico intercontinentale. Se la Corea del Nord farà il sesto test nucleare, allora “il presidente Donald Trump entrerà in campo e deciderà cosa fare”. Per la prima volta gli Usa, dopo le varie schermaglie verbali, hanno minacciato apertamente un raid.

L’arresto del cittadino americano a Pyongyang, lo scorso fine settimana, ha contribuito a rendere ancora più delicata la situazione. La delegata americana, infatti, ha affermato come la Corea del Nord stia usando la detenzione come “strumento di negoziato” con gli Stati Uniti.

Il vento di guerra quindi non sembra calmarsi anzi si gonfia. Come se non bastasse, in questi giorni anche la Corea del Sud si aggrega infatti alle esercitazioni congiunte con la portaerei Uss Carl Vinson, ora impegnata con due cacciatorpedinieri giapponesi: lo ha reso noto il portavoce del ministero delle Difesa Moon Sang-gyun, secondo cui “consultazioni sono in corso in merito alle manovre”. Moon, riferisce l’agenzia Yonhap, non ha fornito dettagli se si terranno nel mar del Giappone o sulle misure in risposta a un test nucleare di Pyongyang. La portaerei americana Vinson è attesa vicino alla penisola coreana entro la fine della settimana.