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Tsipras bis, il nuovo governo ellenico oggi al giuramento

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Dopo la vittoria alle elezioni di domenica scorso e la ritrovata alleata con il partito dei nazionalisti greci, sono state definite ieri le nomine del nuovo governo greco, presieduto, per la seconda volta consecutiva, dal leader di Syriza Alexis Tsipras. Poche novità, come se i nomi fossero in qua...

Dopo la vittoria alle elezioni di domenica scorso e la ritrovata alleata con il partito dei nazionalisti greci, sono state definite ieri le nomine del nuovo governo greco, presieduto, per la seconda volta consecutiva, dal leader di Syriza Alexis Tsipras.

Poche novità, come se i nomi fossero in qualche modo già decisi dall’esistenza di un governo uscente riconfermato alla prova delle urne.

Al ministero delle finanze, ad esempio, siederà ancora Euclid Tsakalotos, successore di Yanis Varoufakis quest’estate, nonché firmatario degli accordi di Bruxelles.

Saranno due i ministri supplenti per le finanze, Giorgos Choularakis e Tryfonas Alexiadis, ciascuno con specifiche deleghe (a Choularakis Tsipras ha affidato quella delicatissima relativa al controllo dell’applicazione delle riforme e ai rapporti con l’UE).

Vicepremier sarà Yannis Dragassakis, confermato, mentre Nikos Pappas sarà il ministro alla presidenza del consiglio.

Confermato a capo del ministero della difesa Panos Kammenos, mentre a Nikos Kotzias andrà il ministero degli esteri.

Giorgos Stathakis sarà il ministro dell’economia e a Panagiotis Kouroumblis toccherà il difficile incarico di ministro degli interni, così importante in conseguenza dell’emergenza profughi.

Almeno altrettanto delicato sarà il compito di Ioannis Mouzalas, che sarà confermato ministro per l’immigrazione.

Il giuramento del nuovo governo è previsto per oggi alle 9.30 italiane, poi si inizierà a lavorare, in primo luogo sulla situazione del paese a fronte delle riforme e della ritrovata politica di austerità e sull’emergenza migranti.

In merito a quest’ultimo argomento, Tsipras e il ministro Mouzalas sono attesi al vertice UE sull’immigrazione, nell’ambito del quale, con ogni probabilità, ci saranno anche alcuni incontri ristretti (di sicuro con il presidente della Commissione UE Jean Claude Juncker).

L’emergenza profughi rimane il primo problema in agenda, visto che gli sbarchi sulle coste greche non accennano a diminuire, nonostante il maltempo degli ultimi giorni. La situazione di alcune città, poi, è ormai drammatica.

Ieri notte, migliaia di migranti hanno invaso la stazione della metropolitana ateniese di Viktoria, in cerca di un riparo, e sono stati fatti sgombrare al mattino, accompagnati poi allo stadio olimpico di Palaio Faliro, da dove però dovranno andarsene fra un paio di giorni, destinazione il sovraffollato campo profughi di Elaionas.

Sempre ad Atene, le zone presso la stazione di Viktoria e piazza Omonia sono di fatto invase da migliaia di migranti che attendono di partire alla volta della Macedonia e da lì verso il nord dell’Europa.