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Turchia, vittoria dell'Akp di Erdogan, disordini nel sud est del paese

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L'Akp, il partito del presidente Erdogan, è uscito vincitore indiscusso dalle elezioni in Turchia, ottenendo un'ampia maggioranza di seggi in parlamento. Si tratta di una conferma, per il partito di governo, salutata come "un giorno di vittoria" dal premier Ahmet Davutoglu, che ha parlato di "vi...

L’Akp, il partito del presidente Erdogan, è uscito vincitore indiscusso dalle elezioni in Turchia, ottenendo un’ampia maggioranza di seggi in parlamento.

Si tratta di una conferma, per il partito di governo, salutata come “un giorno di vittoria” dal premier Ahmet Davutoglu, che ha parlato di “vittoria per la nostra democrazia e per il nostro popolo”, promettendo poi ai cittadini di servirli “bene per i prossimi quattro anni e di ripresentarci di nuovo”, “nel 2019”. I numeri dell’Akp sono quanto mai chiari: 49.46% la percentuale assoluta dei consensi, 316 i seggi conquistati in parlamento, 40 in più della maggioranza assoluta rispetto ai 550 totali. D’ora in avanti, il partito di Erdogan potrà governare quindi contando solo sulle proprie forze e, hanno fatto notare alcuni, con qualche alleanza in grado di portare altri 15 voti, potrebbe addirittura avere i numeri per apportare modifiche alla Costituzione (maggioranza qualificata fissata a 330 seggi), dando così realizzazione al progetto di trasformare la Turchia in una repubblica presidenzialista. Rispetto allo scorso giugno, l’Akp è cresciuto di quasi 9 punti percentuali, passando da 258 a 316 parlamentari e conquistando quasi 3 milioni di nuovi voti. A farne le spese sono stati soprattutto il partito nazionalista Mhp e quello filo curdo dell’Hdp, che è passato dal 13% della precedente tornata elettorale al 10.4% attuale (appena sopra la soglia di sbarramento) e da 80 parlamentari a 59. Elevatissima l’affluenza, che ha superato l’86%, con 54 milioni di elettori che hanno espresso il loro voto.

La Turchia sembrerebbe avviata a un periodo di stabilità, dopo i problemi interni degli ultimi mesi, ma nelle ultime ore si sono in realtà verificati alcuni disordini. A Diyarbakir, nella zona sud orientale del paese, alcuni manifestanti curdi si sono scontrati con le forze di polizia e il bilancio finale sarebbe di un ferito. A Nusaybin, sempre nel sud est, si è verificata l’esplosione di un trasformatore, che ha causato alcuni feriti e diversi danni agli edifici limitrofi, ma la dinamica dell’episodio non è ancora stata chiarita.