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Turismo extralberghiero: Booking o Airbnb?

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Quali sono i canali di ricerca/affitto per gli appartamenti turistici? In molti, oggi, sono coloro che preferiscono usufruire della comodità di un alloggio indipendente piuttosto che di un albergo, tenendo conto anche dei prezzi molto spesso più bassi. Tutti conoscono il portale di prenotaz...

Quali sono i canali di ricerca/affitto per gli appartamenti turistici?

In molti, oggi, sono coloro che preferiscono usufruire della comodità di un alloggio indipendente piuttosto che di un albergo, tenendo conto anche dei prezzi molto spesso più bassi.

Tutti conoscono il portale di prenotazione alberghiera internazionale Booking che però solo da poco si è affacciato al mondo degli appartamenti con la possibilità di poter cercare oltre che hotel anche appartamenti. Da qualche anno in più esiste invece Airbnb, ovvero un portale che mette in contatto persone in ricerca di un alloggio o di una camera per brevi periodi con persone che dispongono uno spazio extra da affittare, generalmente privati.

I pro e contro dei due canali di affitto

Sicuramente booking ha una penetrazione e diffusione molto maggiore rispetto ad Airbnb ed inoltre chi ricerca un hotel si trova anche di fronte ad offerte proveniente dagli appartamenti, quindi maggiore visibilità su questo canale che è solitamente riservato agli alberghi.

Ma Airbnb ha alcune carte da giocare molto interessanti. In primis la commissione che richiede a chi affitta (chiamato host) che risulta essere molto più bassa di booking.com (almeno 5 volte più bassa). E ci riesce perché chiede anche al turista che cerca un alloggio una piccola commissione, quindi i costi si suddividono tra host ed ospite. Altra carta a favore di Airbnb è che ha maggiore rispetto dell’host con regole meno restrittive, maggiori garanzie e la possibilità sempre di interagire con l’ospite prima di concludere definitivamente una prenotazione. Inoltre il pannello di gestione di Airbnb è infinitamente più semplice e soprattutto più chiaro.

In entrambi i siti si lasciano recensioni con la differenza che su Airbnb anche l’host può lasciare una recensione verso l’ospite e se questo si è comportato male, ha distrutto l’appartamento (per la quale esiste comunque un’assicurazione compreso nel servizio di Airbnb) o ancora è stato maleducato è possibile con la recensione mettere in guardia tutti gli altri host che hanno la possibilità di rifiutare l’ospite se non ha recensioni positive.

Per quanto riguarda la caparra, con booking.com ci si affida ai tradizionali sistemi di pagamento (bonifico o per chi possiede un POS elettronico il pagamento con carta di credito), mentre Airbnb si prende l’onere di incassare l’intera somma al momento della prenotazione (con carta di credito) e di versare l’intera somma (meno la commissione) sul conto corrente bancario dell’host all’arrivo dell’ospite. Anche in caso di disdetta ed in base alle regole da adottate, l’host riceverà la somma richiesta.

In conclusione quale dei due è migliore?

Da un punto di vista di penetrazione di mercato e visibilità sicuramente booking, ma da un punto di vista di condizioni, usabilità e rispetto verso l’host, senza alcun dubbio Airbnb. Naturalmente nessuno vieta di essere presenti su entrambi i portali, ma bisogna ricordarsi di cancellare subito la disponibilità su booking.com quando l’appartamento viene occupato su Airbnb, altrimenti arriva la penale.

È consigliabile affidarsi a società specializzate nella gestione di affitti brevi, come la società milanese Guesthero, al fine di facilitare l’accoglienza degli ospiti e la gestione dell’appartamento in affitto anche sulle varie piattaforme.