Modestino Picariello Uber è al centro di buona parte delle cronache di questi giorni, ma la sua invenzione è una delle più importanti conquiste del nostro tempo. Vediamo come registrarsi
Definire Uber non è proprio facilre, tanto è vero che ancora oggi si sta lottando per capire cos’è, ma soprattutto come e quanto tassare un servizio basato su una semplice app che ha rivoluzionato il modo di spostarsi nelle città.
Ecco, possiamo iniziare a dire che Uber è un’app, disponibile per tuti i browser, che ad oggi si trova e viene utilizzata in gran parte del mondo, e che in Italia sta riscontrando delle resistenze soprattutto dai tassisti. Perchè? Perchè l’app permette a chiunque, basta una registrazione con pochi dati, di poter diventare un tassista nella propria città o nel luogo in cui vive, trasportando persone. È una specie di servizio taxi innovativo, nel quale però le auto sono vetture private, gestite da un conduttore privato, che mette in condivisione la propria auto e il proprio servizio di guida in cambio di un guadagno diretto.
I pagamenti e tutti i termini del servizio sono garantiti da Uber, e col servizio il cliente ha contatto diretto; la quota che spetta al guidatore è versata direttamente da Uber agli affiliati. La registrazione può quindi essere fatta sia come cliente di Uber, sia come autista affiliato. Basta andare sul sito ufficiale, dove vedrete comparire, sulla destra, due diverse finestrelle, una per iscriversi se si vuole viaggiare con Uber, e una per iscriversi se invece si vuole guidare per la compagnia.
Ovviamente ognuno dei due passaggi ha un form da compilare diverso, in particolare l’autista dovrà rendere conto del tipo di macchina che userà per questi spostamenti in maniera tale che la stessa app possa metterla tra i criteri di scelta dell’utente, che così si troverà a scegliere il proprio conducente o mezzo di trasporto preferito.
