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Ultime notizie Rigopiano: incontro in Prefettura tra familiari delle vittime e funzionaria che ignorò l'allarme

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Stirico incontro tra i familiari delle vittime dell'hotel Rigopiano e la funzionaria della prefettura di Pescara, accusata di aver ignorato le prime richieste di soccorso da parte del cuoco dello stabilimento, Quintino Marcella. La donna continua a rigettare le accuse, proclamandosi innocente e dicendo che quanto accaduto non è stata colpa sua.

Stirico incontro tra i familiari delle vittime dell’hotel Rigopiano e la funzionaria della prefettura di Pescara, accusata di aver ignorato le prime richieste di soccorso da parte del cuoco dello stabilimento, Quintino Marcella. La donna continua a rigettare le accuse, proclamandosi innocente e dicendo che quanto accaduto non è stata colpa sua.

Il drammatico incidente

Il tragico evento si è verificato lo scorso 18 gennaio presso l’hotel Rigopiano, in Abruzzo. La slavina, distaccandosi da una cresta sovrastante, ha investito con tutta la sua forza l’albergo Rigopiano Gran Sasso Resort, causando 29 vittime.

Gli esperti hanno commentato l’accaduto dichiarando che si è trattato della tragedia più grave in Italia causata da una valanga dal 1916 e 1999 in Europa.

L’inchiesta giudiziaria

La Magistratura, insieme alla Procura di Pescara, aveva aperto prontamente un’inchiesta sull’accaduto per accertare eventuali responsabilità. Due sono gli elementi rilevanti in questa storia: il primo riguardante l’hotel che, stando alle indagini, sorgeva in una zona poco sicura con la probabilità che vi fosse occupazione abusiva di suolo pubblico dopo la creazione di un centro benessere; il secondo elemento rilevante riguarda al presunta mancanza di risposta all’allarme da parte della funzionaria della procura che quella notte aveva ricevuto una telefonata dal cuoco dell’hotel, Quintino Marcella, ma questa non aveva creduto alla pericolosità della situazione, rifiutando di mandare squadre di soccorso, ma anzi commentando l’insistenza dell’uomo preoccupato della situazione, con una frase provocatoria la madre degli imbecilli è sempre incinta”.

L’incontro tra i familiari delle vittime e la funzionaria che ignorò l’allarme

Ieri pomeriggio, intorno alle ore 15 si è tenuto un incontro tra i familiari delle vittime della valanga che ha travolto l’hotel e la funzionaria che rifiutò di mandare squadrea di soccorso in quanto sosteneva non vi fosse pericolo per lo stabilimento.

A giudare l’incontro è stato Giampaolo Matrone, eletto portavoce del gruppo dei familiari delle vittime, che guardado in faccia la funzionaria ha indicato la sua mano mostrandole i segni ancora visibili che quella tragica notte gli ha lasciato addosso. Ma le tracce più dolorose sono quelle che l’uomo si porta nel cuore, in quanto nell’incidente ha perso la moglie. L’uomo ha accusato la funzionaria di aver rovinato la vita a lui e al figlio che ora dovrà crescere senza la mamma.

La donna, sconvolta dalle parole dell’uomo è scoppiata a piangere rimarcando la sua posizione dicendo di essere innocente e che quanto accaduto il 18 gennaio scorso all’hotel Rigopiano non è stata colpa sua. La donna ha quini rigettato nuovamente tutte le accuse rivoltale contro.

Nonostante il suo stato di preoccupazione quando ha visto entrare nel suo ufficio Giampaolo Matrone e quando quest’ultimo le ha ricordato la sua responsabilità riguardo il tragico accaduto, la funzionaria ha dapprima risposto a tono alle accuse, poi è scoppiata a piangere ed è scappata via.

Gli ultimi aggiornamenti

Al termine dell’incontro tra i parenti delle vittime e la funzionaria, l’avvocato Romolo Reboa, ha detto che “i magistrati ritengono che, probabilmente, potrebbero esserci altri soggetti che possono essere indagati, ma occorrerà completare la lettura della consulenza tecnica e poi prenderanno loro le decisioni”.