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L'esponente democratica accusata in veste di presidente di Italferr (Fs).Corruzione, associazione a delinquere e abuso d'ufficio i reati ipotizzati. "Rischio di reiterazione del reato". Nell'ordinanza del gip l'accusa di aver ottenuto favori per il marito nei lavori di riscostruzione dell'Emilia col...

L’esponente democratica accusata in veste di presidente di Italferr (Fs).Corruzione, associazione a delinquere e abuso d’ufficio i reati ipotizzati. “Rischio di reiterazione del reato”. Nell’ordinanza del gip l’accusa di aver ottenuto favori per il marito nei lavori di riscostruzione dell’Emilia colpita dal terremoto: “Corruzione circolare per scambiarsi vantaggi”. Il legale:”Nessun beneficio”. Il ruolo dei Casalesi nello smaltimento dei detriti. Dal gip interdizione ai dirigenti di Coop7

Maria Rita Lorenzetti, laureata in filosofia e attiva in politica dal 1975 con il Pci, è stata presidente della Regione Umbria per due legislature. Precluso per legge il terzo mandato, nel 2010 è stata nominata presidente di Italferr, la società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato. Caratterizzata, a quanto si legge sul sito aziendale, da “uno staff altamente qualificato, un know-how specialistico proveniente dalla migliore tradizione ingegneristica”. Fino a quel momento la presidenza della società che sviluppa la rete ferroviaria italiana era occupata dall’ad di Fs Mauro Moretti.

A quanto emerge dall’ordinanza, notificata dal Ros dei Carabinieri di Firenze, è accusata di essersi adoperata perché venissero pagate due società impegnate nei lavori della Tav a Firenze, per le quali i versamenti erano in ritardo. In cambio la Lorenzetti avrebbe ricevuto presunti favori professionali per il marito. Lorenzetti avrebbe agito “mettendo a disposizione le proprie conoscenze personali, i propri contatti politici e una vasta rete di contatti grazie ai quali era in grado di promettere utilità ai pubblici ufficiali avvicinati, nell’interesse e a vantaggio della controparte Novadia e Coopsette, (che si sono aggiudicate l’appalto, ndr) da cui poi pretendeva favori per il marito nell’ambito della ricostruzione dell’Emilia”.