Dario Marchetti Nonostante la manovra draconiana predisposta dal governo Monti, il differenziale tra BTP e Bund continua ad oscillare intorno ai 500 punti, segnalando il permanere della diffidenza dei mercati verso il nostro paese. A spiegazione di questo dato di fatto, è da registrare una interessante dichiarazione di Pierferdinando Casini, leader dell’UDC, il quale afferma che esso è dovuto alla circostanza che, mentre sino a qualche giorno fa, la BCE continuava a dissanguarsi per comprare titoli italiani, nel tentativo di sostenerli, in questo momento l’operazione in questione è stata sospesa e il nostro paese è costretto a camminare sulle sue sole gambe. La dichiarazione di Casini, suona anche come risposta indiretta verso chi si domandava e domandava retoricamente, come mai con l’uscita di scena di Silvio Berlusconi il differenziale non sia immediatamente calato di 200 punti, automatismo sostenuto da parte di molti osservatori e politici degli schieramenti avversi al centrodestra.
