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Ursula& Sabina: video di psicosi condivisa

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Che cos’è la psicosi condivisa? Se vi raccontiamo la storia di queste due sorelle gemelle svedesi vi renderete conto di come sia possibile che idee e convinzioni anche fuori dal normale possano essere trasmesse da un individuo all’altro. Ursula e Sabina Eriksson sono le protagoniste di due...

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Che cos’è la psicosi condivisa? Se vi raccontiamo la storia di queste due sorelle gemelle svedesi vi renderete conto di come sia possibile che idee e convinzioni anche fuori dal normale possano essere trasmesse da un individuo all’altro. Ursula e Sabina Eriksson sono le protagoniste di due episodi ai limiti del possibile avvenuti nel maggio del 2008.

Il primo succede sull’autostrada M6 nel Regno Unito, dove le due sorelle erano su un pulmann che andava da Liverpool a Londra. Dopo essere risalite sul mezzo, le donne sono state viste attraversare la strada e camminare nello spartitraffico centrale (quello riservato agli addetti al controllo del traffico).

Subito una pattuglia arriva sul posto, ma le due sorelle sfuggono al controllo e si precipitano di nuovo in mezzo alla strada percorsa da centinaia di automobili,e vengono investite da quelle provenienti dalla carreggiata opposta. Per fortuna riportano solo danni lievi, Sabina aggredisce anche un agente di polizia e per questo motivo viene arrestata. Dopo aver trascorso un giorno in carcere, viene rilasciata. E a questo punto accade il secondo gravissimo e strano episodio di cui la donna è protagonista: per strada incontra un pover’uomo, il signor Hollinshead e lo pugnala a morte.

Durante la fuga Sabina si percuote con un martello in testa, per braccare gli inseguitori si butta da un ponte alto 12 metri. Miracolosamente anche stavolta riporta solo ferite lievi, aggredisce gli agenti e viene di nuovo arrestata. Dopo cinque anni di reclusione per l’omicidio commesso, è tornata in libertà nel 2011. In base alle tecniche del controllo sulla mente, è stato rilevato che Sabina subiva un assoggettamento mentale alla sorella, per questo aveva commesso con lei gesti inqualificabili.

A dimostrazione di ciò, basti considerare che Sabina è stata considerata malata al momento dell’omicidio, ma sana durante lo svolgimento del processo. In base all’interazione cervello-computer e alla Telepatia artificiale tutto ciò è spaventosamente possibile: in Svezia le tecniche di controllo mentale MK-Ultra sono molto diffuse.