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Usa 2016, il contratto di Donald Trump con gli elettori americani

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Donald Trump e i suoi primi 100 giorni da presidente. Il suo patto con gli americani: meno tasse e lotta alla corruzione in politica. Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump ha presentato un vero e proprio contratto agli americani. “Questo” ha detto il tycoon, “è il mio contr...

Donald Trump e i suoi primi 100 giorni da presidente. Il suo patto con gli americani: meno tasse e lotta alla corruzione in politica.

Il candidato repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump ha presentato un vero e proprio contratto agli americani. “Questo” ha detto il tycoon, “è il mio contratto con gli americani” per i primi 100 giorni di mandato. L’obiettivo principale è l’eliminazione della corruzione nelle alte sfere della politica. Washington nel mirino, quindi, con una proposta di emendamento alla Costituzione per limitare i termini dei membri del Congresso. Poi l’uscita dalla Trans Pacific (il progetto di trattato commerciale che, oltre agli Usa, vede coinvolti, fra gli altri, Canada, Australia, Giappone, Malesia, Singapore e Vietnam) e la rinegoziazione del Nafta (il North American Free Trade Agreement, l’accordo di libero scambio fra Usa, Canada e Messico).

Rilancio della crescita e riduzione delle tasse

“Con il mio piano”, ha affermato Donald Trump, “cresceremo del 4%” e “identificheremo e metteremo fine agli abusi commerciali” (con ciò riferendosi anche alla Cina, definita un “manipolatore di valute”). Poi un prospettato taglio di tasse, soprattutto per le classi medie, e altre misure concrete, come “il via libera all’oleodotto Keystone”, il progetto della compagnia canadese Trans Canada bocciato da Obama lo scorso anno.

Donald Trump, in questa difficile fase della campagna elettorale, ha deciso di giocarsi il tutto per tutto. I recenti scandali che lo hanno coinvolto (dalle accuse di aver fatto affari a Cuba durante l’embargo e di avere affittato uffici a New York a una banca iraniana considerata vicina al terrorismo, a quelle più recenti di molestie sessuali) e l’esito dei dibattiti pubblici, nei quali non è riuscito ad affossare l’avversaria Hilary Clinton, costringono il candidato repubblicano a puntare tutto sulla volontà di cambiamento dell’elettorato. Lui si pone come l’uomo nuovo, in contrapposizione con Hillary Clinton, personificazione dell’establishment politico. “Ci troviamo di fronte a un bivio”, ha dichiarato Trump, “vogliamo ripetere gli errori del passato o scegliere di credere che abbiamo un futuro brillante davanti a noi?”.