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Usa, in arrivo dall'amministrazione Trump il taglio tasse più grande della storia

trump donald

L'amministrazione Trump è pornta ad effettuare il maggior taglio delle tasse nella storia degli Stati Uniti e prosegue la guerra alle "città santuario"

L’amministrazione Trump è pronta per far partire il più grande taglio delle tasse della storia USA. Tutto è pronto per far partire questa iniziativa che farà contenti moltissimi americani. Lo afferma il segretario al Tesoro degli States Steve Mnuchin che commenta: “Sarà il maggior taglio delle tasse e la più grande riforma fiscale degli Stati Uniti”. Tra le novità sarà presentata una aliquota per le aziende del 15%.

Dalla Casa Bianca poi è arrivata una nota sul giudice federale di San Francisco che ha fatto sospendere una direttiva dell’amministrazione Trump che blocca i finanziamenti federali alle città santuario che sono quelle che proteggono i clandestini. E’ stato annunciato il ricorso della White House sino alla Corte Suprema. Questa le definizione data: “Un ulteriore esempio di vergognoso eccesso di un giudice non eletto che riscrive la politica migratoria per la nostra nazione e infligge un altro colpo alla legge”.

Niente stanziamento dei fondi per la costruzione del muro tra il Messico e gli Stati Uniti che era stato paventato dal Presidente americano Donald Trump. Questo non sarà previsto nella legge di spesa che sarà approvata entro il prossimo venerdì. Lo ha spiegato la consigliera del numero uno americano Kellyanne Conway. Peraltro ha sottolineato come il progetto “resti un’importante priorità” per la stessa amministrazione.

Per il presidente Donald Trump nuovo stop per quanto riguarda dunque le città santuario come New York e Los Angeles che accolgono e proteggono gli immigrati illegali e i rifugiati. Questo anche dopo il freno che i giudici hanno messo al “bando” per gli ingressi negli Stati Uniti delle persone provenineti dai sei paesi a maggioranza musulmana.

Sulle “citta santuario” l’amministrazione americana ha minacciato di togliere i fondi se non collaboreranno con le autorità federali circa la stretta di vita sull’immigrazione illegale. Attenzione però, perché un giudice federale di San Francisco ha bloccato tutto su richiesta di due contee della California che temono di perdere così parecchi miliardi di dollari.

“Ricorreremo in appello” ha spiegato allora il capo dello staff della Casa Bianca Rience Priebus. Aggiungendo che l’amministrazione USA non si fermerà nel proseguire ad applicare la legge sull’immigrazione. Il Giudice Orrick ha quindi emesso un’ingiunzione per bloccare almeno inizialmente l’ordine dell’amministrazione con la motivazione dell’incostituzionalità del provvedimento.

La cosidetta guerra alle città santuario era stata pronunciata dal responsabile della Giustizia Jeff Session che ha minacciato di far perdere loro i fondi federali, circa un miliado di dollari. Fin dalla campagna elettorale Trump aveva puntato il mirino contro quegli stati che riconoscono la residenza agli immigrati clandestini cui poi vengono concessi anche l’accesso ai servizi sanitari, sociali e all’istruzione per gli immigrati dalla minore età