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Vaccini, Garante privacy: "Scuole possono inviare elenchi iscritti alle Asl"

Vccini

Importanti novità giungono sul tema vaccini. Le dichiarazioni del ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Garante della privacy.

Il nostro attuale Governo si è espresso abbastanza chiaramente negli ultimi tempi riguardo al discusso tema Vaccini, che da più di un anno crea spesso conflitti e pareri opposti all’interno della società italiana. Sulla circolare bandita dai ministeri della Salute e dell’Istruzione è possibile leggere quanto segue, riguardo all’anno scolastico 2017/2018: ‘In alternativa alla presentazione della copia della formale richiesta di vaccinazione si potrà autocertificare di aver richiesto all’Asl di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate’.

Spieghiamo meglio la situazione: nel caso in cui si vogliano iscrivere i propri figli ad un determinato istituto, basterà disporre di una copia di prenotazione per i vaccini. Questo dimostrerà la volontà da parte del genitore (o di chi ne fa le veci) di adempiere all’obbligo di vaccinazione della propria prole. A precisarlo è stato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, durante un’intervista agli inviati di Sky tg24. Tuttavia, la Regione Lombardia non ha nascosto alcuni dubbi, smorzati tuttavia dalla stessa Lorenzin, la quale ha parlato della documentazione opportuna da presentare: libretto vaccinale (o prenotazione), oppure la telefonata al Cup, od in alternativa una mail od anche una raccomandata di avviso di ricevimento all’Asl. La Lorenzin ha sottolineato come sia assolutamente impossibile non mostrare con tali premesse, la volontà del genitore di adempiere alle vaccinazioni obbligatorie.

Le precisazioni del Governo sul tema Vaccini all’1 Settembre 2017

Il Governo ha fornito importanti precisazioni riguardo ai vaccini obbligatori. Gli aggiornamenti all’1 Settembre 2017 sono esaustivi e parlano chiaro. Per l’anno scolastico 2017/2018, il genitore potrà effettuare la richiesta di vaccinazione anche via telefono, tramite l’invio di una mail all’indirizzo di posta elettronica (o certificata) di una delle Asl della regione di appartenenza, od in alternativa, tramite inoltro di una raccomandata, con tanto di avviso di ricevimento. Queste norme sono al momento valide solo per l’anno scolastico 2017/2018. Inoltre, in alternativa alla formale richiesta di vaccinazione, sarà possibile richiedere alla Asl di riferimento di attuare le vaccinazioni mancanti.

Ma cosa dice il Garante della privacy?

Il Garante della privacy ha deciso che quest’anno sarà inoltre possibile la trasmissione da parte di scuole e servizi educativi per l’infanzia, di elenchi degli iscritti alle varie Asl, agevolando la regolarità vaccinale, senza la previsione dei soliti oneri burocratici sia alle famiglie che alle P.A. Tutto ciò per consentire un trattamento dei dati non previsto dalle norme che regolano le vaccinazioni in Italia, almeno non prima del 2019. Una decisione d’obbligo, viste le numerose richieste da parte della Regione Toscana e di altre amministrazioni (a livello nazionale) desiderose di attuare uno scambio automatico sulla regolarità dei dati vaccinali secondo i termini previsti dalla nostra legislazione. Senza contare le esigenze scaturite dall’inizio di questo nuovo anno scolastico.

Ricordiamo che sia le scuole che i vari servizi educativi, avranno la possibilità di trasmettere l’elenco degli iscritti alle aziende sanitarie di ciascun territorio. Gli elenchi saranno molto preziosi per verificare le posizioni dei singoli alunni, per l’avvio di alcune procedure importanti (come la convocazione dei genitori) e per la pianificazione delle attività necessarie a mettere a disposizione dei genitori tutti i documenti previsti dal nuovo decreto.