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Vaccini, Veneto sospende decreto con i due anni di moratoria

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Vaccini, Veneto sospende decreto con i due anni di moratoria, adesso i bambini verranno vaccinati.

Procede inesorabile la guerra con i vaccini che, purtroppo, va pari posso con le polemiche. Questa volta, però, a fissare un punto a suo favore è lo Stato Italiano: la regione Veneto ha infatti deciso di ritirare la moratoria che sospendeva le vaccinazioni per i bambini al di sotto dei sei anni.

La diatriba durava oramai da qualche settimana: la regione aveva deciso, nella persona del direttore generale della Sanità veneta, Domenico Mantoan, di sospendere il decreto ministeriale con due anni di moratoria. Secondo tale decisione, quindi, ci sarebbe tempo fino all’anno scolastico 2019-2020 per presentare tutta la documentazione vaccinale per i bimbi da zero a sei anni.

Ovviamente tale decisione aveva creato una serie di questioni tutt’altro che facili da gestire a molti livelli: locali, perché alcuni genitori avevano comunque vaccinato i loro figli o pensato di farlo, e anche ministeriali, scatendando le ire dei Ministri Lorenzin e Fedeli.

Il ministro alla Sanità aveva avuto parole dure a tale proposito: “Stiamo valutando il contenuto dell’atto amministrativo che sembra essere stato assunto dalla Regione facendo leva sulla distinzione tra iscrizione e frequenza. E’ vero che la legge prevede che non si decade dall’iscrizione, ma non si può frequentare se non sei vaccinato o non hai portato l’autocertificazione che attesta la richiesta alla Asl.Il Veneto sembra voler allungare di un anno il periodo di decadenza e ciò è inammissibile.”.

Vaccini, Veneto sospende decreto con i due anni di moratoria

La decisione del Governatore del Veneto, Luca Zaia.

La Lorenzin ha dunque messo in pratica ciò che aveva asserito, ed è notizia recentissima che il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha deciso di sospendere il decreto di moratoria di due anni per l’applicazione delle norme sui vaccini, con più tempo per i genitori per presentare la documentazione vaccinale.

Non poteva che essere più che positivo il commento del ministro della Salute: “Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale.”.

Di questa presa di posizione sarà certamente soddisfatta anche Alessandra Moretti, antica avversaria di Zaia, deputata del Partito Democratico, che qualche giorno fa dichiarava: “Zaia ancora una volta dimostra di essere più attento alla carriera personale che al bene collettivo. La moratoria è una scelta folle. A questo punto ci aspettiamo una reazione forte da parte dei genitori responsabili che hanno vaccinato i propri figli anche per tutelare quelli che non possono farlo, perché immunodepressi o affetti da malattie ematologiche: chiedano alle scuole se ci sono bambini non vaccinati la cui presenza potrebbe pregiudicare la salute di tutti gli altri.”.