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A Viadana il cimitero ebraico abbandonato e la sinagoga nascosta

Viadana

Nel comune di Viadana l'antico cimitero ebraico versa in condizioni pietose e anche la sinagoga è stata nascosta ed inglobata

A Viadana, un piccolo comune della provincia di Mantova di poco meno di 20 mila abitanti, il cimitero ebraico è stato praticamente abbandonato in uno stato di assoluto degrado. Inutile dunque l’impegno da parte del Comune nel provare a trasformarlo in un parco.

Viadana, cimitero ebraico lasciato in condizioni di degrado

Il cimitero ebraico presente a Viadana, per la precisione in Via Paralupa, versa in condizioni pietose. Nonostante lo sforzo da parte del Comune di renderlo più piacevole e farlo diventare un parco. Non si tratta di un cimitero come tutti gli altri, ma di un vero e proprio gioiellino nel mezzo della città. L’intenzione da parte del Comune era quella di trasformarlo in un parco. Peccato che sia rimasta solo un’intenzione, in quanto ormai il cimitero si ritrova in uno stato di abbandono, con tanto di palazzi attorno in piena costruzione.

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Si tratta comunque di un cimitero affascinante, con lapidi antiche in ebraico che risalgono al Settecento. L’ultima sepoltura in questo cimitero invece è datato negli anni Cinquanta. Ma da quel momento invece le condizioni del camposanto sono andate via via sempre peggiorando, con la nascita dei nuovi quartieri che non hanno fatto altro che accelerare questo processo di degrado. Negli anni Ottanta si trovò un accordo tra l’allora sindaco Meneghini, che si interessò alla questione e si impegnò nel trasformare il cimitero in un parco pubblico, e la comunità ebraica, che invece rinunciò al diritto sulla distanza cimiteriale.

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Le cose però non andarono come previsto ed accordato. Il cantiere infatti ha continuato a lavorare, mentre il passaggio dal cimitero in un parco non è mai realmente avvenuto. E con il passare del tempo la situazione è andata sempre peggio.

Tanto che si possono trovare molte tombe ebraiche completamente aperte e con ossa sparse, tanto che chiunque potrebbe tranquillamente derubarle e saccheggiarle. Anche alcune lapidi, che risalgono al Settecento, sono del tutto ricoperte dall’erba alta e le tombe si ritrovano in uno stato di completo abbandono.

Anche la sinagoga nascosta e inglobata in una casa

Se il cimitero, come già scritto in precedenza, si ritrova in uno stato di degrado, non tanto meglio è la condizione della sinagoga. L’edificio può essere individuato tra le vie San Filippo e Bonomi. Nell’antichità questa sinagoga ospitava fin dai tempi dei Gonzaga la ricca comunità che si interessava in principal modo ai commerci e alle attività finanziarie. E la sinagoga rappresentava un vero luogo di culto.

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Nei primi anni dell’Ottocento, però, si portò avanti un progetto di costruire una grande sinagoga in stile neoclassico. Questo progetto, che alla fine non fu mai portato a termine, fu affidato a Carlo Visioli, un architetto che costruì anche la sinagoga di Sabbioneta. Ma, come già accennato in precedenza, questo tempio non fu mai concluso. Gli arredi della sinagoga infatti furono nascosti durante le persecuzioni antisemite. Gli stabili, invece, furono comprati dalla Famiglia Marcheselli, che tutt’ora ne è la proprietaria.

La sinagoga rimase chiusa per un secolo, salvo poi essere riaperta al pubblico in via del tutto eccezionale nel 2004 durante il Festival Lodoviciano.