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Viaggia con le Frecce: le mete più ricercate

Frecce

Alcune informazioni di base sulle Frecce che viaggiano lungo la nostra rete ferroviaria (Frecciarossa, Frecciabianca e Frecciargento).

Come funzionano Frecciarossa, Frecciabianca e Frecciargento

A partire dal 2008, i trasporti su ferro in Italia hanno subito una brusca quanto robusta accelerazione (in tutti i sensi). La nascita del Frecciarossa, la prima – in ordine di apparizione – delle Frecce che da otto anni sfrecciano lungo le tratte più battute della rete ferroviaria del nostro paese, ha segnato una piccola-grande rivoluzione nel campo della mobilità sulle tratte medio-lunghe: all’improvviso, viaggiare in autostrada non era più – o almeno non lo era in ogni circostanza – il modo più rapido per percorrere grandi distanze. Le Frecce di Trenitalia, nello specifico il Frecciarossa, sono in grado, al giorno d’oggi, di percorrere la tratta Roma-Milano in poco più di due ore (per la precisione 2 ore e 20 minuti con il convoglio V300 Zefiro, più familiarmente conosciuto dagli utenti come Frecciarossa 1000). Ma il variegato mondo dell’alta velocità ferroviaria griffato Trenitalia – inaugurato nel 1997 con la categoria Eurostar, che in realtà comprendeva una serie alquanto composita di treni diversi tra loro – non si ferma al pur apprezzato Frecciarossa.

L’introduzione in pompa magna, a partire dal 2011, del treno Frecciabianca, ha infatti ampliato notevolmente il bacino d’utenza della “flotta” delle Frecce, sostituendo di fatto il servizio Eurostar City Italia (prelevandone anche gran parte delle vetture e delle locomotrici) e proponendosi come un servizio intermedio tra l’InterCity e l’alta velocità del Frecciarossa. Se infatti quest’ultimo riesce a raggiungere i 360 o persino i 400 (a seconda della locomotrice impiegata) chilometri orari, ponendosi con pieno diritto nel novero dell’alta velocità d’eccellenza, almeno a livelli di Unione Europea (certo, gli oltre 500 chilometri orari di certe linee realizzate in Cina sono ancora di là da venire), il Frecciabianca si arresta ai 200 chilometri orari, a causa dei limiti strutturali delle macchine.

Infine, a partire dal 2012, i treni appartenenti alla categoria Frecciargento sono andati a completare in maniera (a oggi, e salvo nuovi upgrade) la sempre più composita flotta delle Frecce. I Frecciargento di Trenitalia sono una categoria intermedia tra i Frecciarossa – che dunque mantiene il primato di categoria più veloce, e verosimilmente lo conserverà fino a quando la nuova generazione di treni ad alta velocità entrerà in funzione nelle tratte internazionali da tempo oggetto di dispute di natura ecologica e antropologica – e i Frecciargento, e con i loro 250 chilometri orari di velocità di crociera sono comunque in grado di assicurare percorrenze medio-lunghe (segnatamente con partenze da Roma verso varie direttrici e destinazioni, dall’Aeroporto Leonardo da Vinci a varie città a sud e a nord) in tempi decisamente contenuti.

Complessivamente, a fronte di costi decisamente più sostenuti rispetto ai canonici InterCity, e oltre alla drastica riduzione dei tempi di spostamento, le Frecce offrono una serie di benefit e servizi aggiuntivo niente affatto trascurabili, e anzi molto apprezzati dall’utenza. Dalla suddivisione in più classi – ben quattro sul Frecciarossa – alla notevole distanza tra le poltrone con conseguente aumento dello spazio di mobilità del passeggero, dal servizio bar e ristorante di qualità fino ad arrivare, per le classi superiori, al quotidiano omaggio a scelta per il passeggero.

Mete più richieste

Ovviamente, i treni appartenenti a una delle categorie della flotta delle Frecce operano soltanto sulle tratte della rete ferroviaria italiana in grado di supportare tale tipologia di trasporto. Difatti, non tutte le rotaie attualmente presenti sulle nostre linee sono costruite per accogliere convogli in grado di sprigionare una tale potenza e di gravare sui binari stessi con il peso di strutture molto più massicce di quelle ordinarie. Certo, a questo punto, sarebbe persino legittimo aprire una parentesi dal taglio più polemico, incentrata sull’arretratezza del nostro sistema dei trasporti su ferro, ma non è questa la sede per farlo. Limitiamoci pertanto a dire che, laddove la tecnologia, le strutture e le infrastrutture utilizzate consentono il passaggio delle Frecce, il trasporto ne trae notevole giovamento, soprattutto, come è ovvio, in termini di smaltimento rapido dei passeggeri e di riduzione dei tempi di attesa degli stessi in stazione. In fondo, il segreto del loro successo sta tutto qui.
E proprio per questo motivo, nelle righe che seguono andremo a esaminare alcune delle tratte maggiormente battute dai pendolari e dai passeggeri italiani.

Torino-Milano-Venezia

Quella fra Torino e Venezia, con scalo intermedio principale a Milano (e dunque con consustanziale copertura delle tratte Torino-Milano e Milano-Venezia) è tra le tratte maggiormente coperte dalle Frecce, e segnatamente dal Frecciarossa. Orari alla mano, nell’arco di 24 ore sono presenti nove treni diretti (più una serie di soluzioni meno comode, con scalo a Bologna e coincidenza), che arrivano a Venezia Mestre (dunque nell’entroterra) o più di frequente alla stazione di Venezia Santa Lucia (vale a dire in piena laguna). La velocità di percorrenza oscilla tra le 3 ore e 20 minuti e le 4 ore, mentre i costi – comunque variabili – si aggirano nella maggior parte dei casi intorno ai 70 euro.

Venezia-Roma

La tratta del cinema, si potrebbe dire, che unisce idealmente le due capitali di celluloide in Italia: da Cinecittà alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nel più felliniano dei viaggi in treno, e infatti chi ha frequentato almeno una volta la kermesse veneziana dedicata alla Settima Arte sa bene che nelle giornate a cavallo tra fine agosto e la prima decade di settembre non è infrequente assistere, lungo questa tratta ferroviaria, a un vero e proprio viavai di cinefili che si spostano da una sede all’altra. Ma cinema a parte, questa è una tratta ferroviaria battuta da turisti e frequentatori di città d’arte: d’altronde, Venezia e Roma non costituiscono un’asse formidabile anche per ciò che concerne arte e storia? La tratta è servita sia da Frecciarossa che da Frecciargento, il tempo di percorrenza è praticamente analogo (3 ore e 45 minuti), il costo si attesta quasi sempre intorno agli 86 euro.

Genova-Roma

La tratta tirrenica per eccellenza (ci perdoneranno i frequentatori delle spiagge lungo la costa a sud della capitale) è anche una delle preferite dalle Frecce: negli orari ufficiali, infatti, contiamo nell’arco di un giorno feriale sette collegamenti diretti, di cui sei con il Frecciabianca e uno con il Frecciargento. A voler essere pignoli, poi, entra in gioco anche il Frecciarossa, ma solo prendendo in considerazione un paio di cambi complicati (da Genova a Viareggio in InterCity, quindi regionale fino a Firenze e infine Frecciarossa fino a Roma). Escludendo, queste soluzioni, invero decisamente laboriose e non poco faticose, la durata del viaggio è di circa cinque ore con il Frecciabianca, e di circa quattro con il Frecciargento. Ne consegue che le tariffe del primo (mediamente, qualcosa in più di 60 euro) ammontano a una cifra inferiore a quelle del secondo (verso i 75), anche se quest’ultimo usufruisce più spesso di sconti, anche robusti.