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Viaggio su Marte: Pietro, medico italiano, rinuncia per amore

PietroElena

Pietro Aliprandi, medico 26enne residente a Trieste, era più che deciso mollare tutto e a lasciare definitivamente questa “valle di lacrime” che è la Terra, per partire con altre 99 persone –  piloti, medici, ingegneri e fisici di tutti i continenti – per  l’epocale missione spaziale M...

Pietro Aliprandi, medico 26enne residente a Trieste, era più che deciso mollare tutto e a lasciare definitivamente questa “valle di lacrime” che è la Terra, per partire con altre 99 persone – piloti, medici, ingegneri e fisici di tutti i continenti – per l’epocale missione spaziale Mars One, destinazione Marte sola andata per colonizzare stabilmente il Pianeta Rosso e di fatto condurre una “vita di rinunce”, come ha sintetizzato il giovane dottore in un’intervista telefonica con Tgcom24. Era stato pure selezionato, unico italiano tra 200.000 candidati iniziali: aveva quei requisiti psicologici di flessibilità, di creatività, di forte determinazione e di sufficiente prestanza fisica per diventare un colono di Marte. Ma nello stesso periodo in cui l’ha saputo, ha anche conosciuto Elena, la ragazza di cui si è innamorato e per cui ha deciso di cambiare idea e di restare sul nostro pianeta.

Ha spiegato la sua scelta sulla pagina Facebook che aveva creato per parlare del viaggio – anzi del trasferimento definitivo – che sognava di fare nello Spazio – al quale, ricorda, è appassionato praticamente fin dalla nascita, fin da quando aveva 3 anni –. Ha scritto che “per quanto mi sforzassi, non riuscivo neanche lontanamente a immaginare un futuro senza Elena… Lasciare Mars One mi ha fatto sentire mutilato… . Non è stato difficile prendere questa decisione ma è stato arduo accettare la scelta ”. Elena, vedendolo così combattuto, era arrivata persino al punto di dirgli di andare, se era ciò che voleva davvero.

Pietro ha però deciso autonomamente di dimenticare Marte per Venere o meglio di restare sulla Terra: “Per me adesso è più importante credere a qualcosa di terreno e di immediato”, ha spiegato, affermando che comunque continuerà ad interessarsi all’astronomia e, se potrà, “a parlare in favore dell’esplorazione spaziale, perché penso che sia un passo fondamentale per l’umanità negli ultimi anni”.

Certamente, al di là dei sentimenti per Elena, che ritiene la donna della sua vita, il ragazzo era tuttavia ben cosciente che la missione Mars One, con ciò che avrebbe comportato, presentava ovviamente una miriade di incognite: gli organizzatori hanno detto chiaramente che, se ci fossero dei problemi, i soccorsi dalla Terra non riuscirebbero mai ad arrivare in tempo. Così, se inizialmente gli “inviabili” su Marte erano 200mila, si sono ridotti a 100, ma poi solo 4 di loro potranno per il Pianeta Rosso.