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Viaggio tra le città fantasma americane

ghost town

Nelle lande degli Stati Uniti alla scoperta delle "ghost town" più belle e suggestive del mondo. Come tutti sanno, l'America è nata ed è diventata quella che è adesso grazie ad una massiva colonizzazione portata aventi dalle popolazioni europee. Questo ha fatto si che, soprattutto nell'entrote...

Nelle lande degli Stati Uniti alla scoperta delle “ghost town” più belle e suggestive del mondo.

Come tutti sanno, l’America è nata ed è diventata quella che è adesso grazie ad una massiva colonizzazione portata aventi dalle popolazioni europee. Questo ha fatto si che, soprattutto nell’entroterra e nei pressi di fiumi, nascessero delle piccole cittadine. Ad un certo punto, però, il destino imponeva la scelta tra due strade: abbandonare quella terra – magari in concomitanza dell’esaurimento di miniere fino ad allora fonte di sostentamento – oppure allargarsi fino a diventare vere e proprie città.
Nel caso di cittadine nate nelle zone più interne dell’America, la decisione presa ha portato all’abbandono di quei luoghi che oggi vengono definiti appunto “ghost town”. In alcuni casi questi pezzi di storia dell’America sono stati trasformati in mete di attrazioni o in musei.

Tra ghost town, cinque sono maggiormente note ai turisti.

Bodie, California.

Questa città nacque nei pressi di una miniera d’oro e venne abitata fino al 1930 circa.
Quasi tutti gli edifici costruiti nella cittadina sono ancora in piedi ed è per questo che i turisti amano tanto visitarla. Sembra quasi di essere all’interno del set cinematografico di un film western, ed infatti Bodie fu spesso utilizzata a questo scopo.

Calico, California

La cittadina si trova nella parte sud dello stato californiano, nella contea di San Bernardino. Chiunque percorra la strada tra Los Angeles e Las Vegas è obbligato a passarvi. La sua storia inizia nel 1881, anche in questo caso a favorirne la fondazione fu la scoperta di una miniera d’oro. La città venne abbandonata nel 1907 quando venne scoperta una miniera più grande nella zona della Death Valley. La città è curata nei dettagli, grazie all’opera di un agricoltore della zona (Walter Knott) che si insediò nella città creando negozi di souvenir e momenti di intrattenimento mettendo in scena duelli western.

Virginia City, Nevada

Subito dopo la scoperta della miniera d’oro e di argento sul monte Davidson, la città della Virginia divenne crocevia di importanti traffici. Questo ne fece una delle città più ricche del territorio tanto che oggi la città è completamente restaurata. I suoi visitatori si aggirano intorno ai due milioni all’anno.

Goldfield, Nevada

Il nome spiega già il motivo della fondazione della città: l’oro. Intorno al 1902 ne vennero prodotti circa 10 milioni. A seguito di una forte crisi economica nel 1920, la popolazione abbandonò progressivamente la città. Goldfield è la ghost town per antonomasia. Non solo perché di fatto è disabitata, ma perché ospita uno degli edifici più infestati del mondo: il Goldfield Hotel.

Rhyolite, Nevada

Rhyolite ai tempi della fondazione era una delle città più industrializzate della zona. Uno dei finanziatori della vicina miniera d’oro di Montgomery Shoshone infatti decise di incentivarne lo sviluppo. Poco dopo la fondazione (1905) Rhyolite era già fornita di energia elettrica, acqua corrente e di una ferrovia. Quando però la corsa all’oro finì il suo corso, Rhyolite venne abbandonata. Era circa il 1920.

Una piccola gallery sulle ghost town