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Viareggio:Imprenditore di Austin Parker offre lavoro a disoccupato clochard

Viareggio Michele Parini

Viareggio.Oggi potrebbe essere un giorno come tanti e in fondo lo è. Eppure, per Giordano Piovesan, triestino trapiantato in Versilia questa giornata segna la sua rinascita. Giordano è un ex operaio specializzato, ha 55 anni e tanta voglia di riprendere in mano la sua vita. E' raggiante come solo...

Viareggio.Oggi potrebbe essere un giorno come tanti e in fondo lo è. Eppure, per Giordano Piovesan, triestino trapiantato in Versilia questa giornata segna la sua rinascita. Giordano è un ex operaio specializzato, ha 55 anni e tanta voglia di riprendere in mano la sua vita. E’ raggiante come solo può esserlo chi riesce a tenere di nuovo il controllo delle redini sulla propria esistenza. Non è una storia fra mille, ma una storia come poche. Perché Giordano ha vissuto per un anno e mezzo in strada e tempo fa ha perso tutto: la casa, gli affetti più cari. La sua vita, i suoi ricordi… i vestiti sono tutti chiusi in un sacchetto del supermercato. Oggi è il giorno in cui si riparte e così commenta “Non voglio altro che svegliarmi e correre al cantiere navale“. Sì, perché grazie alla generosità di un imprenditore, il sig. Michele Parini, Giordano Piovesan ora ha di nuovo un lavoro e negli occhi la speranza di vivere con dignità il futuro.

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Quando gira male, precipiti e non si salva niente, ma niente. […]E che vergogna, non si può capire se non la vivi“. Comincia così il racconto di questo terribile anno sfortunato, con Giordano per cantastorie. E la sua, di storia è in realtà il diario di viaggio d’un uomo finito all’improvviso nella tempesta. A tratti s’interrompe, lasciando che le sue pause vengano colmate dalla nostra comprensione, per quanto possibile. A questo ex operaio una coperta sola per affrontare 365 giorni e forse più, con unico giaciglio per la notte, costituito da un cartone non rendeva giustizia ad una vita fatta, come per tutti noi di abnegazione e sacrifici.

Cercavo i sottoscala, le panchine dove non c’erano lampioni”. Il suo racconto non cede mai al vittimismo però, quanto più alla composta dignità di un uomo che sa d’aver perso tutto eppure cerca di restare orgogliosamente a galla. Gli occhi della gente, Giordano preferiva non incrociarli mai…meglio il buio, piuttosto. A detta di quella stessa gente Giordano appariva defilato, sempre in periferia. Spesso lo ritrovavi nel parcheggio di un Eurospin, a rimirare da quell’improvvisata seduta il mondo a cui lui era appartenuto fino ad un solo anno e mezzo prima. Gente che viene e che va, gente che ha una casa, un lavoro, l’amore e il bene dei figli ad attenderlo a fine giornata. Tutte cose che aveva avuto anche lui, prima. “Ho lavorato per tredici anni come verniciatore nei cantieri navali, poi sono cominciati i contratti a termine e quando sono finiti non riuscivo più a trovare un posto perché un operaio specializzato costava troppo e non ero nemmeno giovane”. E così, alla fine, l’improvvisa tempesta ha spazzato via tutto: “l’amore, la casa, gli amici, il conto corrente“.Viareggio, sig.Piovesan

Viareggio: storie di affetto ed inconsueta solidarietà

Un giorno, però la sua storia da nuovo clochard è stata raccontata sulle pagine del Tirreno. Una storia in cui un uomo che ha dedicato parte della propria esistenza al lavoro è stato vilipeso dalla disoccupazione; e che dire del tornaconto per le assunzioni e dello scorrere inesorabile del tempo, che esige il dazio del cambio generazionale nei posti di lavoro? Quello stesso giorno, però, a leggere della sua “serie di sfortunati eventi” c’era Michele Parini. Amministratore unico di Austin Parker, un cantiere navale del Pisano, ha letto l’articolo ed è rimasto ” così colpito che non potevo chiamare la segretaria e fissare i soliti appuntamenti“. Parini scopre di più su Giordano grazie ad un video che girava in quei giorni in Rete, divenuto in breve virale, sempre del Tirreno, che così riportava: “Perde il lavoro e finisce in strada: Vi racconto il mio inferno”.

Da li Michele Parini fa partire il suo gesto di solidarietà, prima ancora di compierlo: scrive alla redazione, si mette in contatto con il clochard ex-operaio e va a prendere un caffè in sua compagnia. Il suo desiderio? Parlargli, per conoscerlo meglio. Proprio di lui Parini commenta così “Giordano mi è piaciuto per la dignità nella sofferenza, così gli ho offerto un contratto di sei mesi nel cantiere navale, poi vedremo. Da noi è andato via un operaio, ho parlato con tutti gli altri, volevo che fosse una scelta condivisa, di accoglienza“. E questo gesto di solidarietà, come una macchina umanitaria ben oliata ha dato l’avvio per scrivere, tutti insieme, il lieto fine. Hanno tutti concordato con l’imprenditore e da li, è arrivata la rinascita.

Il lieto epilogo di una storia degna d’esser raccontata

A lui ho spiegato che non faccio beneficenza, ma che gli offro una possibilità, quella di ripartire con un sorriso. Gli pago un alloggio per i primi mesi, un bilocale che sto ancora cercando. Intanto si sistema in un bed and breakfast fra Livorno e Pisa, poi gli troveremo un motorino per venire al cantiere”, ha proseguito così, nelle sue dichiarazioni l’imprenditore di Austin Parker. Si tratta di un cantiere navale davvero d’eccellenza, che produce imbarcazioni dai 10 ai 24 metri , sui Navicelli a Pisa. “Lo faccio perché quando io sono andato a studiare negli Stati Uniti, là qualcuno mi ha aiutato e sono diventato quello che sono oggi. Quando gliel’ho detto lui piangeva, non credeva che fosse vero e invece ieri ha firmato il contratto“.

Viareggio, Imprenditore offre lavoro a clochard

Da oggi Giordano torna ad essere un operaio specializzato, in regola e con gli stessi diritti dei sui colleghi: busta paga e buoni pasto. Al momento è ospite da un amico “per due giorni, di più non posso stare. Mi sembra ancora incredibile poter ricominciare… quando è andato tutto all’aria mi sono chiesto se e dove avevo sbagliato”. Ma si può mai sbagliare, quando a pender sulla testa vi sia la mannaia della disoccupazione, come un boia silente a rovinare l’esistenza di un buon lavoratore? Giordano Piovesan si è riscattato e comincia a lavorare, fra tanti giorni proprio oggi.

Perché oggi è il compleanno di Michele Parini. Quarantacinque anni, un matrimonio, un figlio e un’umanità davvero inconsueta ed encomiabile. “Ho scelto la data del mio compleanno perché volevo farmi io un regalo, dare un lavoro a Giordano“. Un lieto epilogo per una vicenda che se fosse passata in secondo piano, come spesso accade in questi casi poteva scriversi in maniera molto, ma molto più tragica. Un augurio di cuore al signor Piovesan per il suo futuro e un “Grazie” sconfinato all’imprenditore Parini da parte di tutti gli italiani, giovani e meno giovani, ancora in cerca di lavoro.