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Video Sting al Bataclan: concerto contro la paura

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Il ritorno alla vita e alla musica del Bataclan, a un anno esatto dagli attentati terroristici che causarono 93 vittime, è stato officiato da Sting. Parigi, Boulevard Voltaire, 13 novembre 2015. Sono le 20:45, e al civico 50, presso un popolare teatro e sala concerti chiamato Bataclan, la band sta...

Il ritorno alla vita e alla musica del Bataclan, a un anno esatto dagli attentati terroristici che causarono 93 vittime, è stato officiato da Sting.

Parigi, Boulevard Voltaire, 13 novembre 2015. Sono le 20:45, e al civico 50, presso un popolare teatro e sala concerti chiamato Bataclan, la band statunitense Eagles of Death Metal ha appena iniziato il proprio show, davanti a circa 1.500 persone. Circa trentacinque minuti più tardi, tre uomini armati di AK47 e granate fa irruzione nel teatro e inizia a sparare nella folla. È il culmine della tragica serata di attentati che funestò la capitale francese circa un anno fa: “la strage del Bataclan” la chiamarono, legando per sempre il nome di un locale esistente da 150 anni esatti dal momento della tragedia a uno degli eventi di matrice terroristica più cruenti ed efferati della storia recente. Delle 130 vittime di quella notte, 93 sono morte al Bataclan; tra queste, l’unica vittima italiana, la ricercatrice universitaria veneziana Valeria Solesin, borsista in Scienze Demografiche alla Sorbona: era al Bataclan assieme al fidanzato, alla sorella di lui e al fidanzato di quest’ultimo.
È passato un anno esatto prima che il Bataclan riaprisse ufficialmente i battenti. Un anno – meno un giorno, per la precisione – per elaborare il lutto, per ricostruire, per “ricordare le vittime e celebrare la vita e la musica”. Queste ultime parole le ha pronunciate Sting proprio dal palco della music hall francese, la sera del 12 novembre scorso, immediatamente prima di iniziare il concerto del ritorno alla vita. L’artista inglese è stato scelto per questa nuova, simbolica inaugurazione, un nuovo inizio destinato, nelle intenzioni di tutti, a seppellire il terrore e il dolore di quella notte. Sembrerebbe che Sting sia stato contattato appena una settimana prima del concerto. Gli organizzatori delle serate musicali del locale avevano tentanto di convincere numerosi musicisti e cantanti francesi a esibirsi nella serata della riapertura: nessuno ha voluto assumersi la responsabilità, troppo grande il peso, troppo pressante l’attenzione mediatica. Da vero umanista della musica, Sting non ha esitato ad accettare. Non ha battuto i piedi per terra per non essere stato interpellato per primo (né per secondo, o terzo, e così via…), non ha avuto timori reverenziali, né paura che lo scarso preavviso incidesse sul ticketing (paura che si è rivelata da subito infondata: il concerto è andato sold out in quaranta minuti dalla messa in vendita dei biglietti). È salito sul palco e ha fatto la cosa per lui più naturale: ha suonato la sua musica, i classici di sempre e brani dall’ultimo, recentissimo, album in studio 57th & 9th. Un’ora e mezza di concerto, inaugurato da Fragile (dall’album …Nothing Like the Sun del 1987), che diventa così il primo brano eseguito ufficialmente da un musicista nel teatro. I proventi della serata sono stati devoluti interamente a Life for Paris e 13 novembre: Fraternité et Verité, le due principali associazioni che assistono le famiglie delle vittime delle stragi del 13 novembre. Insomma, il Bataclan è tornato alla vita: nei prossimi giorni nel teatro si esibiranno Pete Doherty, Youssou N’Dour e Marianne Faithfull. Ed è solo il (nuovo) principio.
Il canale televisivo francese France 2 ha trasmesso integralmente il concerto, appena due giorni dopo lo stesso. Il video è reperibile su Youtube e su molti altri canali di streaming. In mezzo a tante riprese amatoriali della serata, postate a profusione su Internet, questo è il video con le migliori riprese e l’audio più nitido. Ve lo riproponiamo qui di seguito.

https://www.youtube.com/watch?v=2BhGSUIRWrc