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Voto di fiducia per l’approvazione della legge di stabilità

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Entro oggi il Senato voterà per l’approvazione della legge di stabilità, con tanto di fiducia al governo di Matteo Renzi. Il premier Renzi, dopo la sconfitta al referendum costituzionale, ha accettato, su proposta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di congelare le proprie dimiss...

Entro oggi il Senato voterà per l’approvazione della legge di stabilità, con tanto di fiducia al governo di Matteo Renzi.

Il premier Renzi, dopo la sconfitta al referendum costituzionale, ha accettato, su proposta del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di congelare le proprie dimissioni in attesa di chiudere l’iter legislativo della legge di stabilità del prossimo anno.

Con la convinzione che non si possa perdere neppure un giorno, il voto al Senato è previsto entro la giornata di oggi. Le prime dichiarazioni di voto inizieranno appena prima di pranzo, la prima chiamata appena dopo.

Clima teso: la polemica della Lega

Il clima, però, rimane molto teso. Polemica aperta da parte della Lega, i cui capigruppo al Senato (Marco Centinaio) e alla Camera (Massimiliano Fedriga) hanno rimarcato in una nota ufficiale che “non ci sono le basi per l’approvazione rapida della legge di bilancio al Senato a meno che il governo non elimini immediatamente tutte le marchette pre elettorali inserite prima del voto di domenica”.

Voto di fiducia passaggio obbligato, secondo il senatore Palma

Anche il senatore di FI Francesco Nitto Palma si è mostrato dubbioso circa una possibile approvazione. Renzi e Alfano non devono essere sicuri che tutti i senatori voteranno la fiducia alla manovra, è in sintesi il pensiero del senatore Palma. “Renzi e Alfano”, ha dichiarato, “dopo averci stalkerizzato per mesi con le esigenze di stabilità e salvaguardia del sistema economico nazionale, vogliono andare al voto a febbraio con una legge maggioritaria alla Camera e una proporzionale al Senato”. “Se per caso Renzi e Alfano immaginano di poter portare il Paese alle elezioni con il loro governo”, ha poi aggiunto Palma, “sappiano che il passaggio obbligato è il voto di fiducia sulla legge di stabilità, e mi auguro che se dovessero provare questo azzardo”, ha avvertito, “abbiano certezza che i senatori non renziani del Pd, quelli di Ncd e quelli di Ala votino tale fiducia”.