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Voto Senato, no alle intercettazioni telefoniche di Berlusconi

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No all'uso delle intercettazioni telefoniche di Silvio Berlusconi. Il Senato si è espresso a maggioranza. Polemiche e accuse reciproche per il voto segreto. Dal voto a scrutinio segreto del Senato è emerso un no all'utilizzo delle intercettazioni telefoniche dell'ex premier Silvio Berlusconi nell...

No all’uso delle intercettazioni telefoniche di Silvio Berlusconi. Il Senato si è espresso a maggioranza. Polemiche e accuse reciproche per il voto segreto.

Dal voto a scrutinio segreto del Senato è emerso un no all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche dell’ex premier Silvio Berlusconi nell’ambito del processo Ruby Ter. Era stata la Giunta per le Immunità Parlamentari a chiedere che l’aula del Senato si esprimesse sulla questione. 130 sono stati i voti contrari che hanno composto la maggioranza. 120 quelli a favore e 8 gli astenuti.

“Trucchi da prima repubblica”

I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno protestato in aula in modo veemente, tanto da costringere il presidente Grasso a sospendere la seduta parlamentare. Dal Pd, però, piovono accuse proprio sul Movimento 5 Stelle. Secondo il senatore Luciano Pizzetti del Pd lancia un paragone: “come la Lega salvò Craxi nel 1992“, così il M5S ha salvato oggi Berlusconi. “Parlano di moralità” l’accusa di Pizzetti, “ma agiscono nell’ombra” con “manovre sporche”. “Trucchi da prima repubblica” è invece il commento del segretario d’Aula a Palazzo Madama Francesco Russo.