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Welfare. Come cambierà l'Isee

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Ancora tagli all'orizzonte, la ministra Fornero perennemente con la scure in mano, come una Morte giustiziatrice, si muove per individuare e colpire nuove fasce di reddito per il godimento dei servizi, come già fatto per i ticket sanitari. Secondo quanto annunciato, sarebbero esclusi dai servizi...

Ancora tagli all’orizzonte, la ministra Fornero perennemente con la scure in mano, come una Morte giustiziatrice, si muove per individuare e colpire nuove fasce di reddito per il godimento dei servizi, come già fatto per i ticket sanitari. Secondo quanto annunciato, sarebbero esclusi dai servizi gratuiti o convenzionati, i cittadini con fascia di reddito alta, per salvaguardare quelli più svantaggiati, ma i sindacati Cgil e Cisl temono che la scura si possa abbattere proprio sui deboli. La riforma è contenuta in una delega del famigerato “decreto salva Italia” e si propone per l’appunto di rivedere i criteri di calcolo Isee(indicatore di reddito per l’accesso ai servizi) e modificarne le soglie di accesso al welfare in virtù di una “razionalizzazione” della spesa assistenziale. Ecco le proposte: Si inizierà con la revisione della modalità di calcolo Isee, documento necessario per l’accesso a servizi quali: asili nido, assistenza domicialiare, servizi mensa e trasporto, assegni maternità, assegnazione gratuita testi scolastici, diritto allo studio universitario ed assegni per nuclei familiari con almeno 3 figli. Attualmente il calcolo dell’indicatore comprende oltre all’imponibile Irpef anche il patrimonio mobiliare ed immobiliare; con la revisione si darà peso maggiore ad altre voci, conteranno infatti di più le rendite finanziarie e la casa sarà calcolata in base alle rivalutazioni delle rendite catastali Imu; influiranno inoltre nel computo le altre entrate del nucleo familiare, come pensioni sociali ed assegni familiari. Successivamente si sottoporranno ad una soglia di reddito Isee ,prestazioni che oggi sono totalmente indipendenti dal reddito, come gli assegni di accompagnamento per gli invalidi e saranno altresì rivalutate prestazioni come l’assegno di maternità per madri prive di copertura assicurativa, assegno per le famiglie con almeno 3 minori, erogazione delle borse di studio e la tariffa sociale dell’energia elettrica. Con la nuova valutazione ,solo alcune famiglie continueranno ad accedere gratuitamente ai servizi, per le altre sarà istituito una sorta di ticket . Vera Lamonica di Cgil si è detta preoccupata : ” no al tentativo di operare nuovi tagli attraverso la revisione dell’Isee, se si intende ridimensionare ulteriormente il nostro welfare, già abbondantemente colpito dai tagli ai trasferimenti agli enti locali e ai fondi nazionali, la Cgil dichiara sin da ora la sua totale indisponibilità. Piuttosto, vista la crisi che viviamo, è arrivata l’ora di rafforzare e non di impoverire il sistema di protezione sociale” Il segretario Cisl Pietro Cerrito aggiunge:” si a una riforme Isee ma senza tagli alle risorse e destinandone una maggiore quantità alle famiglie bisognose. Alcune distorsioni negli anni hanno premiato spesso gli evasori, in quanto l’Isee si basava prevalentemente sul reddito dichiarato: quindi va modificato, ma premiando realmente i bisognosi” staremo a vedere!