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Wikileaks, Assange contro Clinton e Trump: tormentati dall'ambizione

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Secondo il fondatore di Wikileaks Julian Assange, Hillary Clinton e Donald Trump sono entrambi "tormentati dalle loro ambizioni". I candidati alla Casa Bianca Hillary Clinton e Donald Trump sono finiti nel mirino del fondatore di Wikileaks. Julian Assange, parlando in video collegamento in un teatr...

Secondo il fondatore di Wikileaks Julian Assange, Hillary Clinton e Donald Trump sono entrambi “tormentati dalle loro ambizioni”.

I candidati alla Casa Bianca Hillary Clinton e Donald Trump sono finiti nel mirino del fondatore di Wikileaks. Julian Assange, parlando in video collegamento in un teatro di Berlino (Assange si trova tuttora presso l’ambasciata ecuadoriana a Londra), ha detto che Clinton e Trump sono “tormentati dalle loro ambizioni”. Un modo per definirli, seppure in modo indiretto, entrambi inadatti a occupare la poltrona di prossimo presidente degli Stati Uniti d’America.

Assange è intervenuto a Berlino in occasione dei 10 anni dalla nascita di Wikileaks e ha promesso che nei prossimi mesi la piattaforma da lui ideata pubblicherà altri documenti segreti. Si tratterà, secondo Assange, di materiale “significativo per le elezioni americane” perché relativo alle “fazioni del potere” che dividono e dominano la politica statunitense.

Wikileaks, 10 milioni di documenti in 10 anni di vita: 10 miliardi di parole segrete

Dalla sua nascita, ha inoltre ricordato Assange, Wikileaks ha pubblicato dieci milioni di documenti, per un totale di 10 miliardi di parole. Un miliardo di parole segrete all’anno per quella che iniziò come piattaforma online proprio per la pubblicazione di materiale riservato rubato presso uffici di vario genere in tutto il mondo. La vicenda personale di Julian Assange, dopo le vicissitudini che l’hanno visto accusato di abusi sessuali in Svezia, si è in qualche modo arrestata da quando l’hacker australiano ha chiesto e ottenuto asilo politico presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove si trova tuttora.

Negli anni, Wikileaks ha diffuso documenti riservati di vario tipo, dalla guerra in Iraq, all’amministrazione democratica Usa, puntando il dito in particolar modo contro l’attuale candidata Hillary Clinton, a volte coinvolgendo persone, come Chelsea Manning, che per avere fornito ad Assange documenti secretati, hanno dovuto pagare un prezzo molto salato (come una condanna a oltre 30 anni di carcere). Su Assange e la sua creatura pesa oggi anche l’accusa di ricevere gran parte delle informazioni divulgate dai servizi segreti russi, almeno stando a quanto scritto di recente dal New York Times.

Nei suoi 10 anni di attività, Wikileaks ha in ogni caso dato un contributo fondamentale nella diffusione delle informazioni coperte dal segreto, pur non avendo l’esclusiva su questo genere di attività: né il Datagate di Edward Snowden, né i “Panama Papers” hanno a che fare con Wikileaks, ma forse qualcosa a Wikileaks lo debbono in ogni caso.