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Wwf: i reati ambientali vanno inseriti nel codice penale

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Qualche giorno fa la Commissione Giustizia alla Camera ha approvato il testo unificato sugli eco-reati. Ora l’associazione ambientalista Wwf lancia un appello, auspicando che un rapido passaggio e una votazione bipartisan che consenta al nostro Paese di allinearsi agli altri Paesi europei nel ...

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Qualche giorno fa la Commissione Giustizia alla Camera ha approvato il testo unificato sugli eco-reati. Ora l’associazione ambientalista Wwf lancia un appello, auspicando che un rapido passaggio e una votazione bipartisan che consenta al nostro Paese di allinearsi agli altri Paesi europei nel campo della criminalità ambientale. Manca ancora, a tutt’oggi, una legge di riforma organica che concerne i reati ambientali. La prima proposta di introduzione di tali fattispecie delittuose all’interno del Codice penale risale al 1998, ma da allora nulla si è mosso.

I reati commessi a danno dell’ambiente vengono puniti al pari di una multa automobilistica, e le “ecomafie” continuano a creare enormi business con rischi minimi di sanzione. Il testo sottoposto alla Camera prevede l’introduzione di due reati specifici nel Codice penale: quello di disastro e di inquinamento ambientale. Qualche mese fa, a Settembre, era partita l’iniziativa di Legambiente per introdurre nei Paesi europei il reato di “ecocidio”.