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Yara Gambirasio: i terribili insulti alla ragazzina sui social

Yara Gambirasio

Insulti e offese a Yara Gambirasio su Facebook, a poche ore dalla sentenza che ha confermato l'ergastolo per Massimo Bossetti

Dopo pochissime ore dalla sentenza d’appello che ha confermato l’ergastolo per Massimo Bossetti, ecco riaccendersi nuovamente la polemica sul caso di Yara Gambirasio. I social si sono divisi tra chi crede nell’innocenza di Bossetti e chi invece lo ritiene colpevole della morte della 13enne di Brembate, in provincia di Bergamo. La ragazzina era stata trovata senza vita il 26 febbraio 2011 in un campo a Chignolo d’Isola.

Per quanto possa sembrare assurdo e incredibile, c’è però anche chi ha scelto di prendersela con la povera Yara e con la sua famiglia su Facebook. Sul social network è apparso un vero e proprio attacco diretto alla giovane. Così un utente ha scelto di insultare Yara, macchiandone la memoria con offese rivolte a lei e ai suoi famigliari.

Insulti a Yara Gambirasio su Facebook

L’utente in questione, che si è poi scoperto essere una donna, ha definito Yara Gambirasio un “mostro”, “brutta come Uga Fantozzi”. Ma gli insulti e le offese non si sono fermati qui. La donna ha poi continuato: “La figlia di tutti? Io un mostro così manco morta”. E ha aggiunto ancora: “Con tutto il suo apparecchio ai denti …. mostro”. Ma non si è fermata nemmeno questa volta. Infatti la donna ne ha avute anche per la famiglia di Yara, prendendo di mira in particolare il papà della 13enne. “Voi neanche sapete di che razza è il padre, impelagato con la camorra del bergamasco”. Sulla condanna all’ergastolo emessa nei confronti di Massimo Bossetti ha poi affermato: “L’hanno incastrato alla grande. Bossetti il tonto. Ma la pagheranno tutti prima o poi”, ha infine profetizzato.

La denuncia di Roberta Bruzzone

Questi terribili commenti su Facebook sono balzati all’attenzione di Roberta Bruzzone. La nota criminologa e psicologa ha pertanto preso la decisione di immortalare i commenti con degli screenshot. Ha poi denunciato pubblicamente sul social network le offese e le insinuazioni della donna. “Credo che questa “Barbara Bxxxx” meriti tutta la nostra attenzione”, ha scritto la Bruzzone sul suo profilo. “Del resto una che scrive tali bestialità contro una bambina assassinata e contro la sua famiglia non può certamente passare inosservata”.

Nel frattempo Massimo Bossetti è stato dichiarato due volte colpevole. La prima condanna era avvenuta in primo grado, la seconda qualche giorno fa in secondo grado. Per la corte d’appello, dunque, il muratore di Mapello è colui il quale ha sequestrato e ucciso la piccola Yara Gambirasio il 26 novembre 2010. Lasciando poi morire la 13enne di freddo e per le ferite inferte abbandonata in un campo. Le indagini che hanno portato all’individuazione di Bossetti come assassino sono partite dal prelievo di Dna dai vestiti di Yara. Dopo lunghe ricerche e molti mesi di analisi, il Dna venne poi individuato compatibile con quello di Bossetti.