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Zeman: "Roma, un giorno tornerò"

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Zemanlandia riapre i battenti. Pescara sarà la nuova terra di conquista per riproporre ancora una volta quel gioco di altri tempi, votato all'attacco e giocato tutto dalla metà campo in su. Un Zeman che non cambia, che con fiducia ha sempre applicato il suo credo calcistico, e che è rimasto in t...

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Zemanlandia riapre i battenti. Pescara sarà la nuova terra di conquista per riproporre ancora una volta quel gioco di altri tempi, votato all’attacco e giocato tutto dalla metà campo in su. Un Zeman che non cambia, che con fiducia ha sempre applicato il suo credo calcistico, e che è rimasto in tutti i cuori dei tifosi romanisti. L’unico, ad essere passato dalla Lazio alla Roma, ad essere ancora osannato dai tifosi.
Zemanlandia riparte da Pescara, ma poteva ripartire da Roma, dal settore giovanile, dove il boemo avrebbe cresciuto giocatori pronti per integrarsi al meglio al 4-3-3 di Luis Enrique.
L’ho sempre detto: fino a quando mi daranno possibilità di fare calcio, io allenerò. Quando capirò che non c’è più spazio in questo mondo, allora darò il mio contributo al calcio che secondo me conta di più, quello dei giovani. Potevo tornare alla Roma già dalla prossima stagione, è vero, con i giovani, ma ci sono ancora Stramaccioni e De Rossi che secondo me sono tra i migliori in circolazione. Oltre che preparatissimi, hanno instaurato un rapporto con i ragazzi del tipo padre-figlio. Tutti danno il 100% per aiutare l’altro. Solo così si vince. Un giorno tornerò. Roma è casa mia, quella giallorossa“.
Luned’, come conferma il ds della società del Pescara, Daniele Lucchesi, Zeman verrà presentato in conferenza stampa, anche se ancora il ds ci va con i piedi di piombo. “Ancora Di Francesco non è ufficialmente libero dal nostro contratto, quindi ancora non posso parlare di Zeman: faremo una conferenza stampa sabato per presentarlo a stampa e tifosi“.
Zeman è reduce dall’avventura in Prima Divisione col Foggia, con cui ha chiuso al sesto posto nel girone B, sfiorando la qualificazione ai play-off. Cominciata la carriera di tecnico nelle giovanili del Palermo e messosi in luce col Licata, Zeman guida poi il Foggia in C1 e Parma e Messina in B. Torna sulla panchina dei pugliesi nel 1989 e nel giro di due anni li porta in A praticando un calcio offensivo e spettacolare.
A Foggia lancia giocatori come Signori, Baiano, Rambaudi, Ciccio Baiano e nel ’94 viene chiamato alla guida della Lazio. Tre stagioni in biancoceleste, in cui colleziona un secondo e un terzo posto, poi l’esonero e l’ingaggio alla Roma, dove rimane per due anni. Nelle stagioni successive Zeman siede sulle panchine di Fenherbace, Napoli in A, Salernitana e Avellino in B, Lecce in A, Brescia fra i cadetti e ancora Lecce ma stavolta in B. Il boemo, però, non riesce a lasciare il segno, colleziona esoneri e nel 2008 va ad allenare la Stella Rossa in Serbia ma senza fortuna. La scorsa estate Casillo lo richiama al Foggia in Prima Divisione, ora l’avventura col Pescara. Zemanlandia riapre, e il calcio, quello vero, torna a sorridere.