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10 cose che non sapevi sui formaggi

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Il formaggio è certamente uno degli alimenti più apprezzati dagli italiani. Cultura, cibo e tradizione che si fondono in un prodotto dalla grande storia. Sono varie le tipologie di formaggi lavorati nelle diverse regioni italiane e nel resto del mondo. Diverse conformazioni e stagionature, ...

Il formaggio è certamente uno degli alimenti più apprezzati dagli italiani. Cultura, cibo e tradizione che si fondono in un prodotto dalla grande storia.

Sono varie le tipologie di formaggi lavorati nelle diverse regioni italiane e nel resto del mondo. Diverse conformazioni e stagionature, con la creazione di una miriade di gusti pronti a soddisfare ogni palato.

Come si fa il formaggio?

Nella fase iniziale il latte deve essere riposto in una caldaia, che consiste in un recipiente realizzato solitamente in rame o acciaio. Deve raggiungere una temperatura elevata. La cifra varia in base al tipo di prodotto che si vuole ottenere. Successivamente si deve aggiungere il caglio, un agglomerato di enzimi provenienti dall’apparato digerente dell’animale in tenera età, come il vitello o l’agnello. Esso crea una divisione della caseina in piccole parti. Da ciò si forma la cagliata, una massa grassa galleggiante dalla quale si ottiene il formaggio.

Sono 3 le tipologie di pasta dei vari formaggi :

  • dura: Parmigiano Reggiano, Grana Padano, ecc.
  • semidura: Fontina, Caciocavallo, Emmental, Bra, ecc.
  • molle: Gorgonzola, Stracchino, ecc.

Ecco 10 cose che non sapevi sui formaggi

Tutti conosciamo e abbiamo mangiato il formaggio, ma sono vari gli elementi ancora sconosciuti.

  1. In pochi sanno che il contenuto del latte all’interno del formaggio si riduce al termine della lavorazione, circa il 90% del volume in meno.
  2. Il sapore è influenzato non solo dalla stagionatura, ma anche dal suolo, dai batteri presenti, dal clima, dal tipo di vegetazione presente.
  3. Perché alcuni formaggi sono così bianchi? Grazie al biossido di titanio, minerale usato per sbiancare il prodotto in questione.
  4. Chi è intollerante al lattosio deve evitare di consumare, oltre al latte, anche il formaggio? Assolutamente no. Durante la lavorazione il lattosio diventa acido lattico, digeribile dall’organismo.
  5. Anche nei secoli passati il formaggio era visto come un prodotto di alta qualità e fattura. Basti pensare che la Regina Vittoria del Regno Unito per le sue nozze ha ricevuto una ruota di Cheddar di quasi mezza tonnellata.
  6. Il più costoso al mondo? È il Pule. Prodotto in Serbia con latte di asina, ha un costo al chilo di circa 1300 dollari. Il costo è molto alto dato che l’animale viene munto a mano. Con 25 litri di latte si ottiene solo un chilo di formaggio.
  7. Il consumo di formaggi a latte crudo è soggetto ad alcune raccomandazioni. È ampiamente sconsigliato a soggetti con malattie croniche, donne in gravidanza e bambini con meno di 5 anni. Questo perché il latte, non pastorizzato, può avere al suo interno agenti patogeni
  8. Quando col formaggio si crea un’opera d’arte. Da record è stata la scultura ad opera di Sarah Kaufmann, realizzata nel 2001 durante la fiera del Wisconsin, con una forma di oltre 400 chili.
  9. Vietato negli Usa. Alcune produzioni europee artigianali non sono commercializzate oltre oceano a causa della presenza di batteri, considerati nocivi.
  10. Perché vengono prodotti nelle ruote? Prima della nascita delle industrie questa tecnica favoriva il trasporto.