Redazione Notizie.it Erano circa le 2 di notte del 12 ottobre 1492 quando Rodrigo de Triana, a bordo della Pinta, dà il grido che tutti stavano aspettando ansiosamente da giorni: “Terra!Terra!”, seguito da un colpo di cannone. Un boato di felicità esplode in tutte e tre le navi di quella spedizione; ce l’avevano fatta, dopo quasi 70 giorni di navigazione, avevano raggiunto l’altro capo del mondo. O almeno era quello che credeva l’equipaggio e il suo ammiraglio, il genovese Cristoforo Colombo.
12 ottobre 1492: l’errore di Cristoforo Colombo
Vennero attese le prime luci dell’alba per tentare di approdare, in modo da evitare più facilmente la barriera corallina che circondava quell’isola. A mezzogiorno Colombo, seguito da una decina tra ufficiali e notabili, sbarcò a terra e prese ufficialmente possesso di quella terra in nome della Spagna, ribattezzandola San Salvador. Credeva di essere approdato in una delle isole giapponesi, ma fu un errore: di quelle terre gli europei non avevano ancora mai sentito parlare.
