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In 180 assediati dai jihadisti in un hotel di Palma, nel distretto di Cabo Delgado, in Mozambico. L’hotel Amarula come l’hotel Rwanda dell’omonimo film e della ancor più triste realtà di un’Africa martoriata da tribalismo e integralismo. La recente ondata di violenza dei terroristi islamici di al-Shabaab ha travolto anche un nutrito gruppo di persone, fra cui alcuni dipendenti della Total, asserragliati in un albergo della tormentata provincia mozambichiana.
In 180 assediati: lo dice la ong
La notizia dell’assedio viene riportata dalla ong Human Rights Watch ed è stata ripresa da molti media internazionali, in primis l’emittente tedesca Deutsche Welle. La situazione è critica, perché le frange terroristiche operanti in quella zona sono le stesse i cui gruppi si erano distinti in questi giorni per ferocia, arrivando anche a decapitare bambini. Al Shabaab ha in tacca di mira il distretto di Cabo Delgado ormai da tempo.
Terroristi spietati da tre generazioni
Si tratta di terroristi che hanno preso nome e target degli omonimi somali ma con punte di violenza ancor peggiori. Molti di loro sono cresciuti in contesti dove le antiche lotte fra Renamo e Frelimo, alla fine degli anni ‘80 dello scorso secolo, avevano educato ad una violenza indicibile le tre generazioni che li hanno preceduti, e che hanno consegnato loro il testimone di una ferocia che l’integralismo ha accentuato ancora di più.
L’annuncio di Total e l’offensiva
Mercoledì 24 marzo i gruppi avevano lanciato il primo attacco sulla scia delle grandi offensive del novembre 2020, costringendo i locali a fuggire nelle foreste circostanti. L’attacco numero due è scattato invece con l’annuncio di Total della ripresa ripresa dei lavori di un progetto di gas naturale liquefatto (Gnl). Nell’hotel Amarula si sono rifugiati i lavoratori del sito di Gnl che ora i militari stanno cercando di portare in salvo utilizzando dei velivoli. Fonti non confermate danno gli assediati a corto di cibo ed acqua.