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25 aprile, il messaggio di Liliana Segre: "Ciò che è accaduto può tornare a minacciarci"

Eccidio di Sant'Anna

La senatrice a vita Liliana Segre ha inviato un messaggio per la cerimonia del 25 aprile del Comune di Stazzema per ricordare l’eccidio di Sant’Anna.

La senatrice a vita Liliana Segre ha inviato un messaggio al Comune di Stazzema in occasione della cerimonia organizzata per il 25 aprile a Sant’Anna, luogo in cui venne consumato un drammatico eccidio da parte delle forze nazifasciste ai danni di civili.

Liliana Segre, il messaggio per la cerimonia del 25 aprile

Nella giornata del 25 aprile, in provincia di Lucca, è stato commemorato l’eccidio nazifascista si Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944. La drammatica vicenda è passata alla storia come uno dei momenti più crudeli e disumani che hanno caratterizzato la Seconda Guerra Mondiale, causato il massacro di 560 civili, tra i quali vi erano 130 bambini.

Per la cerimonia commemorativa del 25 aprile allestita dal comune lucchese, è stato recapitato un messaggio scritto e inviato dalla senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah italiana. A questo proposito, la donna ha dichiarato: “Come ci ammoniva Primo Levi, non bisogna mai abbassare la guardia: ciò che è accaduto può sempre tornare a minacciarci, anche se in forme nuove e subdole. Per questo, nei mesi scorsi ho appoggiato la proposta di legge di iniziativa popolare promossa proprio dal comune di Stazzema contro ogni forma di propaganda e per il divieto di linguaggi, simboli e manifestazioni del fascismo – e ha aggiunto – il biennio 1944-1945 copre un arco di tempo tra i più tragici della storia dell’umanità ma include anche la finale vittoria delle forze antifasciste e l’apertura di una stagione nuova per l’Italia e per il mondo.

In relazione all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, invece, la senatrice a vita ha spiegato: “Sant’Anna di Stazzema è un luogo simbolo della tragedia del ‘900 e un luogo cruciale della nostra memoria proprio perché tiene insieme i due estremi: una strage orrenda di uomini, donne, bambini, a opera dei nazisti e dei collaborazionisti fascisti e invece una resistenza che saldamente legata al territorio con tenacia e coraggio portò avanti la sua missione fino alla liberazione. Istituzioni come il Parco della pace e il Museo storico della Resistenza hanno appunto la funzione morale non solo di serbare la memoria ma anche di promuovere cittadine e cittadini sempre più consapevoli, aperti e tolleranti”.

L’intervento del deputato PD Giuseppe Provenzano

Le celebrazioni del 25 aprile avvenute a Sant’Anna di Stazzema hanno visto anche la partecipazione del deputato del Partito Democratico ed ex ministro Giuseppe Provenzano che ha affermato: “Questo anniversario non ci parla del passato, ci parla dell’oggi. Episodi di pochi giorni fa, come quello del consiglio comunale di Imola, che oltraggia la Memoria, o di Genova, con le bandiere dell’Anpi imbrattate con le svastiche, ci dimostrano che parlare di 25 Aprile non è parlare del passato, è parlare di oggi – e ha aggiunto – la mia generazione ha dato la democrazia per cosa acquisita, scontata, ma non è così. Nessuna conquista può essere data per scontata. Quei valori di democrazia sembrano rattrappirsi anche dove aveva radici più antiche, persino in Europa viene minacciata. Ma se democrazia e libertà esistono e resistono ancora oggi, è perché più di 70 anni fa è stato eretto un argine. Oggi siamo qui per prendere la nostra dose di vaccino contro la barbarie”.