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È partito a Milano il corteo nazionale del 25 aprile. Contestazioni al PD, alla Nato e a Ignazio La Russa

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Non mancano le contestazioni al corteo nazionale del 25 aprile, appena partito a Milano

Al via ufficialmente a Milano, sulle note di ‘Bella, Ciao‘, il corteo nazionale del 25 aprile, che si concluderà in piazza Duomo dove sono previsti alcuni interventi istituzionali.

Numerose maestranze della politica presenti al corteo nazionale del 25 aprile a Milano

Presenti al corteo, in testa alla coda di persone, i vertici dell’Anpi, con il presidente nazionale Gianfranco Pagliarulo e quello di Milano Roberto Cenati, gli esponenti dell’Aned, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il segretario generale Cisl Luigi Sbarra.

Presente poi subito dietro la prima fila, anche il Partito Democratico, con la segretaria Elly Schlein e lo striscione ‘Nata dalla Resistenza‘. Al collo la segretaria del partito porta il fazzoletto rosso dell’Anpi. Nel corteo si contano tanti striscioni e slogan contro la guerra, insieme ad una lunga bandiera arcobaleno.

Sono numerose le personalità della politica presenti al corteo nazionale. Tra questi anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ed esponenti di Rifondazione comunista, presenti con un camioncino con alcuni manifesti in cui chiede a gran voce le dimissioni del presidente del Senato Ignazio La Russa per le sue frasi su via Rasella.

Non manca anche il Movimento 5 Stelle, presente con una delegazione del gruppo lombardo del partito, insieme ad Azione ed Italia Viva.

Cartelli contro Pd e Nato

Non mancano le polemiche: oltre a quelle di Rifondazione comunista, fanno discutere anche i cartelli contro il Pd e la Nato con la scritta ‘De Pdfichiamo il 25 aprile. Per una nuova liberazione‘. Lo slogan scelto dalla comunità ucraina è invece “No alla resa, sì alla vera pace”, che sfila insieme alla brigata ebraica ‘presidiata’ dai City Angels di Milano.