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29 novembre: 30 anni fa ci lasciava Cary Grant

Cary Grant

Trent’anni fa esatti, il 29 novembre del 1986, moriva a Davenport (Iowa), dove quella sera avrebbe dovuto partecipare ad uno spettacolo, Cary Grant, uno dei principali divi dell’ Età d’Oro di Hollyood e per chi non lo sapesse anche colui che ispirò l’autore di James Bond, Ian Fleming, per ...

Trent’anni fa esatti, il 29 novembre del 1986, moriva a Davenport (Iowa), dove quella sera avrebbe dovuto partecipare ad uno spettacolo, Cary Grant, uno dei principali divi dell’ Età d’Oro di Hollyood e per chi non lo sapesse anche colui che ispirò l’autore di James Bond, Ian Fleming, per il suo personaggio.

Icona di classe, fascino e simpatia del cinema americano ed internazionale, Grant nacque a Bristol, città a sud-ovest dell’Inghilterra, il 18 gennaio 1904 con il nome di Archibald Alexander Leach – Archie Leach si chiamerà il personaggio interpretato da John Clease nel film Un pesce di nome Wanda –.

Tra i successi di Cary Grant ricordiamo: Venere Bionda (1932) con Marlene Dietrich; Scandalo a Filadelfia (1940) con Katharine Hepburn e James Stewart; l’esilarante commedia horror di Frank Capra Arsenico e Vecchi Merletti (1944); il film noir di Alfred Hitchcock Notorius – L’amante perduta (1946) con Ingrid Bergman; Il magnifico scherzo (1952) con Marilyn Monroe; Caccia al Ladro (1956), sempre di Hitchcock, con Grace Kelly; Un amore splendido (1957) con Deborah Kerr; Intrigo nazionale (1960), in cui recitò nuovamente diretto dal “maestro del brivido” – il quale definì il connazionale il suo “attore preferito in assoluto” –, e Sciarada (1963) con Audrey Hepburn e Walter Matthau.

Per Intrigo Internazionale Cary Grant vinse il David di Donatello come “miglior attore”, due nomination agli Oscar come miglior attore protagonista in Ho sognato un angelo (1942) e come non protagonista ne Il ribelle (1945), nonché numerose nomination al Golden Globe e un Oscar alla carriera nel 1970.

Si spense a 82 anni a causa di un emorragia interna alle 23.22 del 29 novembre 1986 in ospedale, in cui in principio non aveva voluto recarsi dopo un malore che l’aveva colpito ma che gli sembrava di poco conto: l’attore non aveva voluto farsi ricoverare per non suscitare clamore. Secondo le sue volontà, non vi furono funerali pubblici e il suo corpo fu cremato.