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Il Governo modifica il dlgs sui mutui: previsto l'esproprio per 18 rate non pagate

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Fa ancora discutere il decreto legislativo sui mutui e la polemica relativa alle rate non pagate che ha generato una diatriba tra il M5S e il governo. La nuova stesura del dlgs sui mutui, stando a quanto riferito in conferenza stampa da alcuni esponenti del governo Renzi, e che sta per essere approv...

Fa ancora discutere il decreto legislativo sui mutui e la polemica relativa alle rate non pagate che ha generato una diatriba tra il M5S e il governo. La nuova stesura del dlgs sui mutui, stando a quanto riferito in conferenza stampa da alcuni esponenti del governo Renzi, e che sta per essere approvata, prevederà la clausola di inadempimento solo come facoltativa, mentre l’abitazione potrà essere venduta dall’istituto di credito che ha erogato il mutuo solo dopo 18 rate di mutuo non pagate e non 7 come previsto nella precedente versione.

Questo hanno prodotto le modifiche della commissione Finanze di Montecitorio sul vecchio schema del dlgs, relativo alla rate di mutuo non pagate. La novità è stata presentata in conferenza stampa dal relatore del testo, Giovanni Sanga, dal capogruppo Ettore Rosato del Pd, nonché il capogruppo Michele Pelillo della commissione finanza. Il governo avrebbe già dato l’assenso alla nuova disciplina, mettendo a tacere le polemiche su chi contestava la precedente stesura che prevedeva la morosità di sole 7 rate di mutuo per la vendita diretta dell’immobile da parte dell’istituto di credito che ha erogato il prestito.

Nella nuova versione del dlgs saranno estese le garanzie già previste nello schema del decreto di recepimento contenute nella direttiva europea relativa ai mutui bancari. Nella conferenza stampa svoltasi in Commissione Finanze, gli esponenti del governo hanno ribadito che il numero di rate non pagate la vendita dell’abitazione del moroso sarà di 18 rate e non di sette, come indicato nella stesura precedente. Inoltre hanno chiarito che dovrà trattarsi di un vero e proprio mancato pagamento e non sarà sufficiente un pagamento soltanto ritardato nell’adempimento.

Intanto, il M5S va avanti con la propria battaglia a difesa dei proprietari di case che versano in difficoltà economiche e che rischiano di vedersi espropriato l’immobile. Alessandro Di Battista ha resto noto che dalle 17,30 di venerdi 4 marzo 2016, il M5S presidierà il Ministero dell’Economia, con una azione dimostrativa che avrà per slogan la frase ‘LaCasaNonSiTocca’, per tutelare i diritti delle famiglie meno fortunate e il loro diritto alla casa