> > 50° anniversario dal rogo di Primavalle: cosa accadde e chi erano i fratelli...

50° anniversario dal rogo di Primavalle: cosa accadde e chi erano i fratelli Stefano e Virgilio Mattei

Fratelli Mattei

Il rogo di Primavalle si è consumato nella notte tra il 15 e il 16 aprile del 1973. Sono passati 50 anni dalla tragedia.

50 anni fa, nella notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, si è consumato il rogo di Primavalle. Un incendio che provocò la morte dei fratelli Virgilio e Stefano Mattei, di 22 e 8 anni.

50 anni dal rogo di Primavalle: la morte dei fratelli Mattei

Il rogo di Primavalle si è consumato nella notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, al terzo piano di una palazzina di via Bernardo da Bibbiena, casa del segretario della sezione del Movimento sociale italiano, Mario Mattei, ex netturbino. L’incendio doloso, provocato da un gruppo di militanti di Potere Operaio, ha ucciso i fratelli Virgilio e Stefano Mattei, di 22 e 8 anni. Il resto della famiglia è riuscita a scappare. Sui giornali è stata pubblicata la foto dei due corpi carbonizzati sulla finestra dell’abitazione, che ha provocato una condanna unanime anche se nello stesso tempo iniziò una campagna stampa guidata da vari intellettuali per difendere i militanti della sinistra extraparlamentare, accusati. Achille Lollo è stato l’unico a finire in carcere preventivo dopo la condanna a 18 anni in appello per incendio doloso, duplice omicidio colposo e uso di esplosivo e materiale incendiario insieme ad altri due imputati, Marino Clavo e Manlio Grillo, rimasti latitanti.

Rogo di Primavalle: il processo

Durante il processo di primo grado, che si è concluso con l’assoluzione degli imputati per insufficienza di prove, ci sono stati vari scontri presso la sede del palazzo di giustizia di Roma, in difesa degli imputati. L’episodio più grave è avvenuto il 28 febbraio 1975, con violenti incendi tra giovani di destra e di sinistra fuori dal tribunale, proseguiti davanti ad una sezione del Movimento sociale, dove è stato ucciso lo studente greco Mikis Mantakas, militante del Fuan. Achille Lollo si è rifugiato in Brasile prima della sentenza definitiva della sua Cassazione e la sua pena è stata dichiarata estinta il 12 ottobre 2003. Nel 2005 ha ammesso di aver realizzato, con altri, un attentato dimostrativo con una bomba artigianale non esplosa, rivolto a Mario Mattei, ma ha sostenuto di non aver incendiato la casa con la benzina. Sei anni dopo è tornato in Italia e ha spiegato che l’azione era stata eseguita da un gruppo di sei persone, e che doveva essere solo dimostrativa. L’uomo è morto nel 2021 in una clinica di Trevignano Romano, all’età di 70 anni.