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8 ottobre 2001, Linate: incidente aereo più disastroso in Italia

8 ottobre 2001

Poco dopo le 8 del mattino dell’8 ottobre 2001, esattamente 15 anni fa, nel noto aeroporto milanese di Linate, il volo SK686 della compagnia Scandinavian Airlines diretto a Copenaghen, mentre era in fase di decollo si scontrò con un Cessna Citation, un aereo privato in partenza dallo scalo VIP e ...

Poco dopo le 8 del mattino dell’8 ottobre 2001, esattamente 15 anni fa, nel noto aeroporto milanese di Linate, il volo SK686 della compagnia Scandinavian Airlines diretto a Copenaghen, mentre era in fase di decollo si scontrò con un Cessna Citation, un aereo privato in partenza dallo scalo VIP e diretto a Parigi con a bordo quattro persone, tra cui l’imprenditore Luca Fossati, presidente dell’industria alimentare Star. Le vittime furono 118.

Le condizioni meteo erano pessime: c’era una nebbia fittissima, che costrinse l’aereo scandinavo a ritardare il decollo, inizialmente previsto alle 7.35. Perciò quando cercò di alzarsi in volo, era già lì pronto per partire un altro aereo: il Cessna Citation. In più c’era una segnaletica fuori norma (sbiadita) e l’aereo privato si diresse verso un raccordo sbagliato dopo una serie di comunicazioni errate con la torre di controllo, entrando contromano nella pista in cui stava per decollare il Boeing scandinavo. Impossibile per i due velivoli evitare di scontrarsi: a causa dell’impatto l’aereo privato si spezzò in più parti e quello della Scandinavian Airlines perdette un motore e la parte destra del carrello, schiantandosi alla velocità di 270 km orari contro un capannone adibito a deposito bagagli, dove di lì a poco sarebbe scoppiato un terribile incendio.

Lo scenario che si presentò davanti agli occhi dei soccorritori era apocalittico, infatti si era appena verificato il peggiore incidente della storia dell’aviazione civile italiana. Persero la vita i passeggeri di entrambi gli aerei e quattro dipendenti della Società Sea che lavoravano presso il deposito bagagli. Sopravvisse un quinto dipendente, Pasquale Padovano, che però riportò ferite gravissime.

Il rapporto dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo avrebbe segnalato tra le cause dell’incidente anche il generale stato di arretratezza e l’inadeguatezza delle procedure di sicurezza dell’Aeroporto di Linate. Tutti elementi a cui si la struttura avrebbe posto rimedio solo dopo quell’ immane tragedia, causata da quella che fu definita ”una fatale catena di eventi” e con molti colpevoli.

Dopo sette anni di indagini, il 20 febbraio 2008 sarebbero state definitivamente condannate cinque persone per il disastro dell’8 ottobre 2001: le accuse erano di disastro ed omicidio colposo plurimo, i condannati l’ex amministratore delegato della società nazionale per l’assistenza al volo, Enav, Sandro Gualano, il controllore di volo Paolo Zacchetti, l’ex direttore generale dell’Enav Fabio Marzocca e i manager Sea Antonio Cavan e Giovanni Lorenzo Grecchi. Le loro pene sarebbero state poi ridotte a causa dell’indulto e solo due condannati sarebbero finiti dietro le sbarre.

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