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A Cartabianca scontro fra Andrea Scanzi ed Alberto Contri

Un frame della "telerissa" fra Contri e Scanzi

A Cartabianca scontro fra Andrea Scanzi ed Alberto Contri: da motivo di discussione le misure a contrasto della pandemia diventano movente di telerissa

A Cartabianca è andato in onda il poco edificante scontro verbale fra  Andrea Scanzi ed Alberto Contri, con docente e giornalista che ad un certo punto rompono gli indugi e se ne dicono di tutti i colori. Il tema? 

Andrea Scanzi contro il professor Contri: acceso scontro televisivo sul Covid

Quello ovvio del covid, della pandemia e delle misure a contrasto della stessa fra cui il Green Pass su cui Contri, che sugli scontri epici è recidivo, ha perfino promosso una sorta di referendum. Sta di fatto che dopo una serie di schermaglie con Antonio Capranica in collegamento e con un allibito Stefano Bonaccini le scintille vere ci sono state fra Contri e Scanzi sul tema dei medici no vax e sulla qualificazione del target di elezione dei vaccinati fra giovani ed anziani

Scontro fra Andrea Scanzi ed Alberto Contri: “Neuroni di un cercopiteco”

La cosa è scappata di mano a Bianca Berlinguer e i due si sono detti amenità del tipo “Hai i neuroni di un cercopiteco“o “Sei un cretino“. Scanzi aveva argomentato: “Non ho nessuna stima di questa persona. Fenomeno, stai al tuo posto”. E Contri, di contro: “Se si ammalano soprattutto anziani, bisogna intervenire su quella classe. Non è il caso di vaccinare i giovani, guardiamo l’emergenza”. Servire un assist del genere a Scanzi può essere letale e così è stato: “Per guardare l’emergenza basta guardare te, fenomeno“, incalza Scanzi e la situazione deflagra tra insulti reciproci. 

“Mascalzone ed imbecille”: Contri se ne va dopo lo scontro con Andrea Scanzi

Contri replica con un solido “mascalzone, imbecille” e Scanzi la butta in zoologia, il che in Italia di solito tira in ballo le povere ed incolpevoli scimmie: “Hai i neuroni di un cercopiteco”. Ad un certo punto e con i toni ormai parossistici Contri si alza e se ne va, non prima di essere avvertito dalla Berlinguer che “sta uscendo dalla parte sbagliata”.