Chiaroscuri evidenti in quanto a regole democratiche, a novembre l’Ue deciderà sul caso Ungheria e sul taglio ai fondi: il Consiglio Affari generali prepara un apposito report mentre è atteso il dibattito sul tema che in questi giorni sta tenendo banco. Le relazioni avranno in particolare ad oggetto le condotte di Ungheria e Polonia “rispetto alla violazione dei diritti fondamentali” e le stesse saranno analizzate ed affrontate a novembre al Consiglio Affari generali d’Europa.
A novembre l’Ue deciderà sull’Ungheria
Intanto per la mattinata di domani, 21 settembre, è in agenda un “dibattito orizzontale sul report” annuale sullo stato di diritto nell’Ue. Lo ha dichiarato un funzionario Ue ripreso da un lancio dell’Agi. Ha detto ancora l’esponente Ue: “Per quanto riguarda l’Ungheria, abbiamo visto gli annunci di ieri della Commissione” di congelamento di un terzo dei fondi Ue destinati al paese”. Di quanto si parla? La somma sarebbe pari a 7,5 miliardi di euro.
La scelta di Orban: ripensamento o congelamento
Il congelamento scatterebbe “nel caso in cui Budapest continuasse con la sistematica violazione dei valori fondanti dell’Ue”. La chiosa è stata comunque cauta e possibilista su un “aggiustamento”: “Ovviamente, dobbiamo vedere anche la reazione dell’Ungheria, i passaggi sono stati annunciati dalla Commissione, ma abbiamo bisogno di vederli più nel dettaglio“. Poi la chiosa: “Il Consiglio ha ora un mese per riflettere su questo e per relazionarsi con la Commissione e con il governo ungherese. Vedremo quali decisioni saranno prese. Sembrano promettenti”.