Abandoned H.ELL: il progetto fotografico dei luoghi abbandonati

Una giovane psicologa e fotografa che esercita in uno studio di Milano e che si chiama Eleonora Costi, nome d’arte “Ell”, da tempo affascinata dall’Urban Exploration (abbreviato in Urbex o UE), ovvero l’ “esplorazione urbana” – un’attività dedicata alle strutture costruite dall’uomo e con il tempo cadute in abbandono o magari poco visibili – si è lanciata in un progetto fotografico dal titolo “H.ELL”, per far conoscere questi luoghi ancora meravigliosi presenti nel nostro Paese, con lo scopo di colpire l’osservatore e sensibilizzare in merito alla necessità di salvaguardarli e tutelarli. Dopotutto il motto dell’Urbex Exploration, come spiega la stessa Eleonora Costi sul suo sito Internet, è “take nothing but photographs, leave nothing but footprints”, traducibile dall’inglese all’italiano come “non fare niente eccetto fotografie, non lasciare niente, se non impronte”.

Allora ecco che, viaggiando per il Nord e il Centro Italia con tanta curiosità, Eleonora Costi si è recata a fotografare meravigliose ed antiche ville affrescate e riccamente arredate, fra cui una trasformata in manicomio, immortalando persino il particolare di una sedia ginecologica presente all’interno di un analogo edificio; ha fotografato anche un’altra villa, appartenuta ad un artista e distrutta da un terremoto nella parte centrale del Paese, un’altra dimora signorile della quale era crollato un soffitto, un pianoforte ormai sgangherato, un hotel ormai in rovina, una discoteca allo sfacelo e gli interni del meraviglioso Castello di Sammezzano in Toscana con dipinti che sembrano piume di pavone, per la cui “salvezza” sono state lanciate anche petizioni sul web indirizzate all’attenzione delle autorità competenti.

Si tratta di affascinanti luoghi italiani tutti da scoprire, che meritano di essere visitati e ristrutturati, restituiti al loro antico splendore, quando erano abitati, “vissuti” e magari ville frequentate da uomini e donne dell’alta società dei bei tempi andati e non possedevano l’attuale, tipico odore di stantio.