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Anche lo stesso presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha definito la sentenza che modifica il diritto all’aborto negli Usa come una sconfitta.
Proteste in tutti gli Stati Uniti contro la sentenza sull’aborto
In tutti gli Stati Uniti infuriano le proteste contro la sentenza della Corte Suprema che ha di fatto abolito il diritto alll’aborto negli Stati Uniti. A diverse ore dalla decisione sono ancora centinaia le persone che manifestano fuori dal massimo tribunale americano nella capitale, Washington DC. Ci sono dimostrazioni anche nelle più grandi metropoli della Nazione: a New York, Boston, Miami e Los Angeles.
Al momento tutte le manifestazioni si stanno svolgendo in modo pacifico, anche laddove, accanto ai manifestanti pro aborto, sono scesi in piazza quelli pro-life che festeggiano la sentenza. Nuove dimostrazioni sono previste in tutto il Paese anche per il weekend.
Nel frattempo il Texas, uno degli Stati in cui è già in vigore una legge molto restrittiva sull’aborto, si avvia a vietarlo definitivamente nei prossimi giorni.
Il commento del presidente Joe Biden alla sentenza
Anche lo stesso presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, ha commentato la sentenza della Corte Suprema, definendola «devastante e dolorosa».
Nonostante ciò, il leader della Casa Bianca ha assicurato che difenderà «i diritti riproduttivi delle donne americane».
Linea dura per chi impedirà alle donne di viaggiare per abortire
Il presidente degli Stati Uniti si è già messo al lavoro per limitare i danni di una sentenza che avrà pesantissime conseguenze sulla vita di milioni di cittadine americane. In una nota pubblicata sul sito ufficiale della Casa Bianca, il Presidente USA ha garantito che tutte le donne che lo vorranno potranno viaggiare in un altro stato dove l’aborto sarà ancora consentito per effettuare un’interruzione volontaria di gravidanza.
Nel comunicato si legge:
Alle donne deve essere garantito il diritto di viaggiare in maniera sicura per ricevere le cure di cui hanno bisogno. Una persona ha il diritto di viaggiare da uno stato all’altro per qualunque motivo. Non è una cosa che debba interessare a nessuno, tantomeno al Governo. Se una donna vive in uno stato che impedisce di abortire, la decisione della Corte Suprema non le impedirà di viaggiare dal suo domicilio ad un altro stato che lo concede. Se uno stato o autorità locale prova ad interferire con l’esercizio di un diritto di base delle donne, l’Amministrazione Biden si muoverà per combattere un simile attacco ai principi americani.