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Aborto, quali sono le regioni che non comunicano i dati

Dati sull'aborto

Mancanze nelle comunicazioni sull'applicazione della legge 194: le regioni che non danno i dati sull'aborto

Mai Dati. È il nome dell’indagine effettuata dall’Associazione Cascioni sullo stato d’applicazione della legge 194 sull’aborto. Nella lista delle regioni italiane, il Molise è al primo posto per la più alta percentuale di medici ginecologi obiettori di coscienza presenti all’interno delle strutture ospedaliere.

L’importanza dell’indagine

Le ricerche dietro Mai Dati sono affidate dall’Associazione Luca Cascioni alla prof.ssa Chiara Lalli, docente di Storia della medicina, e alla giornalista e infomatica Sonia Montegiove. L’indagine raccoglie informazioni da diversi centri ed è finalizzata ad aggiornare i dati reali dell’attuale situazione sulla pratica dell’aborto in Italia, rendendoli pubblici (a differenza della pratica ministeriale che viene pubblicata in formato chiuso). Si tratta di un aggiornamento in esclusiva, dato che i dati correnti si riferiscono al 2021, mentre la Relazione di attuazione della legge 194 del Ministero della Salute è basata su un’indagine del 2020.

Il caso del Molise

Record per avere il secondo ospedale con una percentuale di obiettori pari all’80%, il Molise presenta la seguente situazione: una struttura su due ha tutti i medici ginecologi obiettori, l’altra otto su dieci. Una condizione estrema, che non lascia – se non per un piccolo spiraglio – possibilità alle donne in stato interessante di scegliere se proseguire o meno la gravidanza in atto. Seguono al Molise, Puglia e Marche.