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Abusi sessuali, padre si suicida dopo denuncia della figlia

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Abusi sessuali, il padre che era stato denunciato dalla figlia su un tema a scuola non ha retto la pressione e ha deciso di togliersi la vita.

Abusi sessuali, la figlia 14enne lo aveva denunciato su un tema per scuola. Lui, 54enne agente di polizia penitenziaria, preso dai sensi di colpa, non ha retto è ha deciso di togliersi la vita. Questo il drammatico epilogo di una storia terribile che ha come sfondo Cassino. Quando il pericolo si annida presso la famiglia. Quando il pericolo è addirittura il padre, l’uomo che più di tutti dovrebbe avere a cuore la propria figlia. E ora, la famiglia già sotto choc, deve subire un altro terribile trauma, rappresentato dalla morte del padre e marito.

Abusi sessuali Cassino

Purtroppo questa storia è una delle più tremende che si possano concepire all’interno di una famiglia. Un padre violentava ripetutamente la figlia 14enne. Proprio lui, una persona che, essendo un agente di polizia, viveva anche per garantire la giustizia. Invece, quando rimaneva da solo con sua figlia, iniziava l’incubo. Poi, per caso, a scuola viene fatto fare questo tema: “Scrivi una lettera a tua madre confessandole ciò che non hai il coraggio di dirle”. Lo scopo di questo compito era solo ed esclusivamente didattico, ma ha aperto un vero e proprio vaso di Pandora all’interno di questa famiglia di Cassino.
Interrogata dagli agenti di polizia, la ragazza 14enne avrebbe confermato tutto quanto scritto nel tema. Le sue parole che hanno consentito agli investigatori di mettere sotto attenzione e redigere un’informativa per il gip che ha poi disposto l’allontanamento del padre dalla casa familiare.

L’uomo, sentito dal magistrato, si era avvalso della facoltà di non rispondere. Nel frattempo, gli avvocati della giovane avevano chiesto un incidente probatorio, fissato per febbraio. Il comportamento dell’indagato, si legge nell’ordinanza del gip, mostra un’indole subdola e manipolatrice, con scarsa capacità di controllo dei propri istinti sessuali. La madre della 14enne, davanti ai poliziotti di Cassino dove ha sporto denuncia, aveva anche riferito di essere venuta a conoscenza degli abusi sessuali subiti dalla figlia solo dopo aver letto il tema, dove la ragazza racconta che le violenze avvenivano ogni volta che “rimanevamo io e lui soli”.

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Padre suicida

Il padre non ha retto la pressione. I sensi di colpa, la vergogna, la consapevolezza di aver sbagliato nel commettere abusi sessuali e la debolezza nel prendersi le proprie responsabilità non l’hanno più fatto ragionare. Ormai non era più un uomo, e ha deciso di togliersi la vita impiccandosi di fronte ad una vecchia chiesa.

La famiglia è rimasta doppiamente sotto choc. La moglie e le cinque figlie, di cui due maggiorenni e sposate, hanno appreso la notizia soltanto dai media. L’avvocato della famiglia si è detto molto dispiaciuto per quanto successo, definendo questo fatto come il triste epilogo di una vicenda ancora più triste. Adesso, la famiglia, a causa di questo ulteriore trauma, prova ancora più rabbia e dolore. Il legale esclude altre violenze inflitte alle altre figlie. Al massimo la figlia maggiore, oltre 20 anni fa, avrebbe respinto un approccio.