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Abusi sessuali su ragazza disabile: 8 autisti di bus indagati a Taranto

Abusi su ragazza disabile a Taranto: 8 indagati

Orrore a Taranto, dove una ventunenne disabile ha subito per più di due anni abusi sessuali a bordo di autobus di linea. Indagati otto autisti dell'Amat

Orrore a Taranto, qui è emersa la vicenda di una giovane ragazza disabile di 21 anni, che per oltre due anni ha subito violenze sessuali all’interno di alcuni autobus di linea dell’Amat, l’azienda che gestisce i trasporti in città. Al momento sarebbero otto gli autisti indagati.

Taranto, abusi sessuali su una disabile

Violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazza ventunenne e disabile, sarebbe questa l’accusa mossa nei confronti di otto autisti di autobus di linea di Taranto, che avrebbero per oltre due anni perpetrato violenze e abusi sessuali completi nei confronti di una ragazza affetta da disagio psichico. La notizia è stata riportata da La Gazzetta del Mezzogiorno.

Taranto, abusi sessuali su una disabile: chi sono gli otto indagati?

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, che hanno indagato sul caso degli abusi sessuali perpetrati ai danni di una ventunenne disabile, gli otto autisti indagati, dei quali il più giovane ha 41 anni e il più anziano 62, avrebbero per oltre due anni e per svariate volte, chiuso le porte del bus per impedire alla vittima di scendere dal mezzo e approfittare di lei. 

Nascono da qui le accuse mosse contro gli otto indagati, relativamente alle violenze sessuali, aggravate dall’aver limitato la libertà personale della ragazza e dall’aver commesso i reati in veste di incaricato di pubblico servizio.

Dal 2018 al 2020, la ragazzina sarebbe stata vittima degli autisti, che parcheggiavano i bus in luoghi isolati, chiudevano le porte e poi abusavano di lei; la disabile avrebbe subito da alcuni di loro palpeggiamenti, mentre da altri rapporti sessuali completi.

Taranto, abusi sessuali su una disabile: l’ordinanza del giudice

La vicenda della ragazza disabile abusata sessualmente da alcuni autisti dell’Amat di Taranto è stata seguita dal gip Francesco Maccagnano, il quale ha disposto il divieto di avvicinamento alla ragazza da parte degli otto indagati.

È stata respinta la richiesta di concessione degli arresti domiciliari effettuata dalla Procura. La stessa Procura contesta agli autisti il reato di violenza sessuale con l’aggravante della limitazione personale di una ragazza disabile e di aver consumato i reati in qualità di incaricati di pubblico servizio.

All’interno dell’ordinanza firmata dal giudice sono descritte le dinamiche attraverso le quali gli uomini avrebbero approfittato della “fragilità” della ragazza. Secondo quanto si apprende da Il Messaggero, la ragazza era solita viaggiare sul bus per recarsi a casa dei nonni o a casa della madre ed è proprio in questi tragitti che si consumavano le orribili violenze ai danni della giovane, che tra l’altro a soli 14 anni era già stata vittima di abusi.