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Accordo tra Renzi e Calenda, fissato l’incontro per definire gli ultimi dettagli e fare l’annuncio

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Accordo tra Rendi e Calenza: i due leader hanno trovato l’intesa per istituire il terzo polo in vista delle elezioni politiche di settembre.

È ormai ufficiale l’accordo tra Renzi e Calenda: nel primo pomeriggio, infatti, è atteso l’incontro per definire gli ultimi dettagli del programma e annunciare la partnership tra Italia Viva e Azione.

Accordo tra Renzi e Calenda, fissato l’incontro per definire gli ultimi dettagli e fare l’annuncio

Alle 12:30, è stata fissata la riunione durante la quale il leader di Azione, Carlo Calenda, e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sigleranno l’accordo in vista delle elezioni politiche di settembre. La notizia è stata diffusa dall’agenzia di stampa AdnKronos ed è stata confermata da Ansa. In questo modo, quindi, verrà lanciata la lista centrista che fonderà Azione e Italia Viva.

A questo proposito, durante un intervento a Rtl 102.5 datato giovedì 11 agosto, Calenda ha dichiarato: “Spero che oggi nasca il terzo polo”.

Intanto, pare che i due leader stiano discutendo gli ultimi dettagli che riguardano le candidature e i programmi. I collegi, invece, saranno divisi al 50% con il nome di Calenda nel simbolo con il logo dei due partiti. In tv, apparirà principalmente il leader di Azione. In relazione alla lista unica, un partito avrà un capogruppo ala Camera mentre l’altro partito avrà un capogruppo al Senato, dove dovrebbe concorrere Renzi.

A SkyTg24, la ministra Mariastella Gelmini ha dichiarato che “l’intesa sarà alla luce di un percorso legato al programma, ai contenuti, alla strada da fare insieme”.

Il commento di Calenda

Intanto, ai microfoni di Rtl 102.5, Calenda ha dichiarato: “Il pericolo della destra è il pericolo dell’anarchia gestionalee del fatto che sono alleati di Orban. Meloni non ha esperienza internazionale, né esperienza rilevante di governo ed è un problema per un presidente del Consiglio – e ha aggiunto –. Se darete fiducia a questo terzo polo cercheremo di fermare la vittoria di destra e sinistra su una base di proposte di governo che ricalcano l’agenda Draghi”. E se il presidente del Consiglio dimissionario Mario Draghi non vorrà rimanere, ha aggiunto, «si dovrà trovare una personalità che sia in grado di portare l’Italia fuori dalle secche in cui è finita”.

Il leader di Azione, poi, ha anche commentato l’ufficializzazione della candidatura di Carlo Cottarelli con Pd e +Europa, asserendo: “Cottarelli non c’era quando c’eravamo dentro noi, credo che lì sia stato fatto per poter dire agli elettori non c’è Calenda ma c’è Cottarelli – e, reputando la mossa come un attacco nei suoi confronti, ha sottolineato –. Ma l’ho commentata con un certo fair play. Perché va in una coalizione in cui metà del Pd, tutto quello che sta a sinistra del Pd e il M5S, che tornerà con il Pd due minuti dopo le elezioni, non condividono nulla di quello che lui ha raccontato negli ultimi 5 anni”.

Pertanto, Renzi e Calenda si offriranno come una “alternativa” a quello che il leader di Azione ha descritto come un “bipopulismo perfetto”, con “da un lato Letta-Conte-Di Maio-Fratoianni e dall’altro Berlusconi-Salvini-Meloni”.