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Accusa per diffamazione, Maradona assolto: "Fatto non costituisce reato"

Maradona

Maradona è stato assolto dal tribunale di Cassino. Era stato accusato di diffamazione nei confronti di Equitalia. Soddisfatto il suo legale, che annuncia su facebook l'assoluzione.

Diego Armando Maradona assolto

La storia di Diego Armando Maradona e lo Stato italiano è iniziata nell’ormai lontano 1991, quando sono iniziate le accuse di evasione fiscale. La vicenda, ancora non risolta, probabilmente non si chiuderà a breve. Ma oggi si è chiuso un capitolo, che vedeva il pibe de oro accusato di diffamazione nei confronti di Equitalia.

Diego Armando Maradona può esultare, perché è stato prosciolto dall’accusa di diffamazione ai danni di Equitalia. I giudici del tribunale di Cassino hanno infatti stabilito che “il fatto non costituisce reato”. La causa era nata dalle dichiarazioni pubblicate dalla stampa nelle quali l’ex fuoriclasse del Napoli aveva affermato di essere vittima di una persecuzione da parte dell’agenzia di riscossione.

“La fine di un’ingiustizia”

Angelo Pisani, avvocato di Diego Armando Maradona, tramite Facebook ha ufficializzato l’assoluzione del suo assistito nella causa di diffamazione con Equitalia: “La fine di un’ingiustizia, l’affermazione della certezza del diritto, dell’esistenza della giustizia e del ruolo fondamentale dell’avvocatura, pochi minuti fa la esemplare sentenza del gup Scalera del tribunale di Cassino che assolve Maradona e il suo avvocato Angelo Pisani dal reato di diffamazione aggravata ai danni di Equitalia perché il fatto non costituisce reato. Questa è la vittoria della giustizia su quella che è sempre stata un’ingiustizia e una strumentalizzazione della verità”.

Maradona

L’accusa di diffamazione

Secondo l’accausa, Diego Armando Maradona, nel corso di una intervista, aveva fatto dichiarazioni offensive “della reputazione di Equitalia Spa e del presidente dell’epoca, Attilio Befera”. L’inchiesta faceva riferimento a fatti accaduti nel giugno del 2012 quando Maradona, parlando della sua questione con l’erario italiano, chiedeva “un fisco giusto e dal volto umano”.

Accuse di evasione fiscale a Diego Armando Maradona

Maradona (e altri giocatori) è stato accusato per la prima volta di evasione fiscale 26 anni fa, in seguito ad un’indagine riguardante gli ultimi due suoi anni a Napoli. Ai calciatori venivano fatti firmare due contratti, uno da atleta e uno per i diritti di immagine. La Guardia di Finanza giudico questa procedura come evasione fiscale, e lasciò del tempo ai giocatori coinvolti per pareggiare i conti. Solo Diego Armando Maradona non lo fece, forse perché non era più in Italia.

Il 20 ottobre 2013, ospite da Fabio Fazio, si è difeso così: “Non ero io a firmare i contratti, ma Coppola e Ferlaino – sottolinea il pibe de oro, riferendosi al periodo incriminato – Loro però possono girare tranquilli per l’Italia, a me invece tolgono pure gli orecchini… C’erano degli sponsor che avrebbero voluto transare il mio debito per ottenere pubblicità ma io voglio andare fino in fondo e sapere la verità. Equitalia, venendo da me, si fa pubblicità, invece di lavorare per l’Italia che sta soffrendo. Io non mi nascondo”. Nella stessa trasmissione, Maradona ha fatto il gesto dell’ombrello nei confronti di Equitalia.